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Questo è il primo volume di una nuova collana edita per i tipi della Gangemi Editore, ideata per offrire una prospettiva critica e di ampio respiro sul ruolo assunto dalla diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù nella storia della Chiesa e della pietà cattolica, anche in relazione all’evoluzione storica del rapporto tra religione e politica. Questo argomento è da considerarsi tra i presupposti per comprendere la formazione della mentalità di una parte consistente della società europea a partire dalla fine dell’età moderna; esso, sebbene già affrontato dalla storiografia, italiana e non, necessitava comunque di riflessioni più approfondite.
L’opera è originale, innanzitutto perché è inusuale che a proporre un quadro esauriente su un aspetto fin troppo trascurato dalla letteratura storica sia un giovane studioso laico. Questo volume raccoglie i risultati della sua lunga attività di ricerca, maturata in ambito accademico, condotta presso importanti archivi storici legati alla Compagnia di Gesù e alla Chiesa cattolica.
Nel volume, suddiviso in tre parti, l’A. ripercorre anzitutto gli sviluppi storici di questa forma di pietà, dai primi accenni che essa ha avuto con i grandi autori cristiani fino alle manifestazioni seicentesche del Sacro Cuore di Gesù, di cui è stata testimone, tra il 1673 e il 1690, nel monastero borgognone di Paray-le-Monial, la santa visitandina Margherita Maria Alacoque. Il contenuto delle rivelazioni trasmesse dal Redentore per mezzo di visioni o di comunicazioni interiori, riportate fedelmente della monaca francese nelle sue memorie autobiografiche, con l’introduzione delle novità cultuali e devozionali che si sarebbero poi affermate tra gli aspetti più specifici nella vita della Chiesa, lascia tuttavia aperta la questione relativa a una più definita interpretazione dell’evento parediano.
Questo aspetto viene esposto in modo esauriente nella seconda parte del volume, in cui l’A., dopo aver tracciato un interessante quadro storico e cronologico degli scritti della santa, prende singolarmente in esame il nucleo di rivelazioni del Sacro Cuore, per cercare di individuarne cause ed effetti, attraverso uno sguardo attento all’analisi del quadro storico e sociopolitico in cui esse si inseriscono.
La corposa esistenza di una lettura politico-religiosa delle rivelazioni trasmesse alla santa, permeate non di rado da un linguaggio modulato con «espressioni di regalità», che rinviavano di frequente a istituzioni o formule giuridico-politiche legate all’antica tradizione della monarchia francese, rappresenta la novità più discussa delle manifestazioni del Sacro Cuore. Gli scritti della monaca francese evidenziavano infatti anche «implicazioni collettive» legate al relativo culto, attraverso richieste che si sarebbero dovute attuare con l’appoggio del potere politico.
La richiesta di una «consacrazione al Sacro Cuore di Gesù», che Luigi XIV veniva chiamato a compiere personalmente su invito della santa, si inseriva infatti in un periodo storico in cui si assisteva a una profonda crisi della coscienza dell’intero continente europeo, in cui si cercava alacremente di «deificare» la vita terrena a scapito della religione cristiana, con l’assolutismo e il laicismo che dominavano la scena politica delle corti europee. Questo aspetto, affrontato dall’A. nella parte conclusiva del volume, non deve passare in secondo piano.
Le tappe successive della diffusione della devozione al Sacro Cuore di Gesù si sarebbero infatti sviluppate fra due modi contrapposti di vivere il proprio tempo, all’interno dell’intricato rapporto tra politica e religione che avrebbe poi caratterizzato l’età contemporanea. Una «religione del cuore», da intendersi come fenomeno di reazione ai processi di secolarizzazione della società europea, si sarebbe inesorabilmente contrapposta a una «politica della Ragione», ossia all’istanza della cultura moderna dei Lumi, che avrebbe poi contribuito alla formazione della mentalità di una parte consistente della popolazione, modellando anche la vita civile.
Già dal contenuto di questo primo volume si può scorgere come la collana in questione, anche alla luce di una ricca e inedita documentazione riemersa in tempi recenti, rappresenti un disegno complessivo potente, destinato ad affermarsi a lungo come punto di riferimento non solo per i cultori di scienze storiche, ma anche per coloro che si interessano di spiritualità cristiana.