Il World Wide Web ha trasformato Internet da strumento di comunicazione specialistico in un vero e proprio mezzo di massa a disposizione di tutti, finalizzato al reperimento e alla pubblicazione delle informazioni. Come è successo?
Quest’anno ricorrono il trentacinquesimo anniversario dell’invenzione del World Wide Web e il trentesimo anniversario della sua affermazione a livello mondiale. Il tempo trascorso non ha cancellato in me il ricordo del primo momento in cui ho incontrato il World Wide Web. All’epoca, nel mio ambiente universitario utilizzavamo già da diversi anni i protocolli di posta elettronica e di trasferimento dei file, avevamo una certa familiarità con Internet e disponevamo di una elementare interconnessione tra i computer. Ma l’esperienza di vedere la combinazione di immagini, testo e riferimenti ad altri documenti archiviati su computer di tutto il mondo, riuniti attraverso un semplice browser che dava facile accesso alle informazioni collegate, fu letteralmente illuminante.
La nuova invenzione concerneva in particolare la gestione delle informazioni e la definizione di protocolli per identificare il materiale e semplificare la trasmissione dei dati. In altre parole, consentiva agli utenti di reperire facilmente diversi tipi di contenuti informativi, che il Web a sua volta indirizzava, localizzava e trasmetteva facilmente al software che avrebbe visualizzato l’HyperText Markup Language (Html), la marcatura ipertestuale che determina la struttura delle pagine web. Sir Tim Berners-Lee, uno scienziato del Cern («Organizzazione europea per la ricerca nucleare»), scrisse quel linguaggio di formattazione per facilitare la condivisione della documentazione degli esperimenti scientifici che erano archiviati sui vari computer. Propose questo sistema in una nota del marzo 1989[1]. Ma, come accade per ogni invenzione, c’è voluto del tempo – circa cinque anni – per passare dall’idea al modello funzionante e poi all’accettazione globale[2]. E, analogamente a quanto era accaduto con molti altri sviluppi della comunicazione, per estendere l’idea ben oltre l’ispirazione iniziale sono state necessarie successive invenzioni secondarie.
Questo saggio ripercorrerà l’invenzione, l’infrastruttura che la fa funzionare, alcune delle estensioni di quell’invenzione iniziale, la sua idea chiave di gestione delle informazioni e l’impatto che questa particolare innovazione ha avuto sulla comunicazione in tutto il mondo.
Infrastruttura e invenzione
A partire dagli anni Settanta gli informatici collegavano tra loro i computer utilizzando diversi protocolli di controllo della trasmissione (il Transfer Control Protocol e l’Internet Protocol, o Tcp/Ip) che consentivano lo scambio di messaggi tra computer. Era stato formulato un sistema di indirizzamento in virtù del quale ogni singolo messaggio poteva essere inviato
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