fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Libri
  3. L’eterna primavera
Libri
L’eterna primavera di Enrico Paventi

L’eterna primavera

Quaderno 4079 - pag. 514 - 515

5 Giugno 2020


Il 22 dicembre del 1942 la ventinovenne pubblicista Libertas Schulze-Boysen fu decapitata nel carcere berlinese di Plötzensee per espresso ordine di Hitler. Insieme a lei vennero messe a morte altre due donne. Quello stesso giorno furono giustiziati anche otto uomini, tra i quali il marito Harro, un ufficiale della Luftwaffe, e Arvid Harnack, un funzionario del ministero dell’Economia. Ebbe così inizio lo smantellamento di un gruppo di resistenti antinazisti che la Gestapo – nel rapporto finale sulle indagini – avrebbe cercato di spacciare per un’organizzazione spionistica al soldo dell’Unione Sovietica, chiamandola appunto «Rote Kapelle» («Orchestra rossa»).

Ma è esistita davvero una struttura come quella che fu descritta dalla polizia politica nazista e che in seguito, durante la «Guerra fredda», venne considerata ancora operativa? Il filologo, grecista e musicista Nicola Montenz cerca di rispondere a questa domanda ricostruendo anzitutto le biografie dei protagonisti delle diverse vicende, collocandole sia nel contesto costituito dalla progressiva, rapida edificazione del regime hitleriano, sia in quello dei primi anni del conflitto bellico. L’autore si dimostra capace di elaborare una ricerca rigorosa ed estremamente documentata che, caratterizzata da un linguaggio colto e preciso, ci fornisce una narrazione corale, ricca perciò di una notevole quantità di fatti e personaggi.

A proposito dell’argomento scelto, si deve anzitutto osservare come dell’«Orchestra rossa» in Italia si sia parlato assai poco. È certamente più nota l’attività del gruppo della «Rosa Bianca» che – animato principalmente dai fratelli Sophie e Hans Scholl – aveva dato vita a numerose azioni di propaganda antinazista tra il giugno del 1942 e il febbraio dell’anno successivo. Come pure è stato molto più studiato il fallito attentato al Führer, ordito il 20 luglio del 1944 da un numero consistente di alti ufficiali delle forze armate tedesche, cui fece seguito una spietata rappresaglia, della quale furono vittime, tra gli altri, l’ammiraglio Wilhelm Canaris e – indirettamente – il feldmaresciallo Erwin Rommel.

Lo studio di Montenz arriva dunque a colmare una lacuna. La sua ricerca esamina le azioni resistenziali poste in essere da alcune cerchie autonome di conoscenti e amici, diverse per estrazione sociale e cultura – formate da giornalisti, scrittori, attrici, diplomatici, militari ecc. –, che avevano deciso di opporsi alla dittatura nazista, approfittando della propria posizione per cercare di rallentare la corsa verso l’abisso nel quale stava precipitando la Germania.

Proprio questo, d’altronde, era l’aspetto del «complotto» che aveva maggiormente turbato Hitler: il fatto, cioè, che vi avessero preso parte persone appartenenti a varie classi sociali, che sostenevano posizioni politiche disparate, nonché osservavano un diverso credo religioso. Gli risultava intollerabile che il dissenso nei confronti del regime si fosse diffuso nell’alta borghesia, nell’aristocrazia, nell’ambito delle strutture di governo e nel mondo della cultura, spingendo tanti individui di talento – privi di armi – a scrivere messaggi, appelli, testi antinazisti, cercando poi di diffonderli. Un’attività assai pericolosa, che avrebbe consentito alle autorità hitleriane di raccogliere prove a carico dei vari componenti dell’«Orchestra rossa», di formulare pesanti accuse nei loro confronti e di condannarli a morte.

Al momento del commiato, Libertas Schulze-Boysen comunicò gioiosamente alla madre le sue ultime volontà: «Amo il mondo, non provo odio contro nessuno, ho l’eterna primavera! […]. Come ultimo desiderio, ho chiesto che ti sia lasciata la mia “materia”. Seppelliscila, se si può, in un bel posto, in mezzo alla natura illuminata dal sole» (p. 170). E poi, in una seconda lettera alla madre, concluse: «Racconta di me a tutti, a tutti! La nostra morte deve essere un faro» (p. 171). Libertas si congedò quindi con queste parole, cariche di affetto e di speranza. Da qualche anno, finalmente, esse sono state pienamente rivalutate anche in sede di giudizio storico.

NICOLA MONTENZ
L’eterna primavera. Libertas Schulze-Boysen e l’«Orchestra rossa»
Milano, Archinto, 2019, 256, € 18,00.


Acquista il Quaderno

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Dallo stesso Quaderno

I filosofi del contagio

L’irruzione di una nuova malattia comporta incertezza e paura, soprattutto se facciamo parte delle categorie più vulnerabili. A seconda dell’accessibilità...

4 Giugno 2020 Leggi

Una «retribuzione universale»

Nella sua Lettera ai movimenti popolari, pubblicata nel giorno di Pasqua, il 12 aprile 2020, papa Francesco ha chiesto l’istituzione...

4 Giugno 2020 Leggi

Raffaello Sanzio: lo splendore del Rinascimento

Il contesto dell’articolo. Nel rispetto delle norme di sicurezza sanitarie, il 2 giugno è stata riaperta la mostra dedicata a...

4 Giugno 2020 Leggi

L’India di Modi: tra tradizionalismo induista e coronavirus

Il contesto dell’articolo. Due emergenze gravi – una sanitaria, quella del coronavirus; l’altra politica – stanno sconvolgendo l’India. Si tratta...

4 Giugno 2020 Leggi

«Rompete tutti gli specchi di casa!»

Francesco ha condensato in un semplice Messaggio d’occasione una riflessione forte e ampia sulla missione della Chiesa nel mondo.  La...

4 Giugno 2020 Leggi

Giovanni Paolo II comunicatore

Il contesto dell’articolo. In occasione del centenario della nascita di Giovanni Paolo II, p. Federico Lombardi raccoglie alcune proprie esperienze...

4 Giugno 2020 Leggi

I numeri della chiesa nel mondo

Il contesto dell’articolo. L’Ufficio Cen­trale di Statistica della Chiesa ha curato la redazione e la pubblicazione dell’Annuario Pontificio 2020 e...

4 Giugno 2020 Leggi

Ezio Bosso: fino all’ultimo respiro

Il contesto dell’articolo. Recentemente è scomparso Ezio Bosso, musicista, direttore, compositore di musiche proprie e di colonne sonore.Perché l’articolo è...

4 Giugno 2020 Leggi

Rassegna bibliografica 4079

Nel quaderno 4079 de “La Civiltà Cattolica” abbiamo recensito: Francesco Occhetta, “Le politiche del popolo. Volti, competenze e metodo”. “Dizionario...

4 Giugno 2020 Leggi

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.