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Il contesto dell’articolo. In occasione del centenario della nascita di Giovanni Paolo II, p. Federico Lombardi raccoglie alcune proprie esperienze dirette e riflessioni sulla figura di papa Wojtyła come comunicatore.
Perché l’articolo è importante?
Nel suo articolo-testimonianza, p. Lombardi rilevata innanzi tutto la visione fiduciosa di papa Wojtyla rispetto al ruolo dei media e della loro missione. In ciò egli ha tradotto nella sua vita l’atteggiamento, manifestato dal Concilio Vaticano II, di dialogo verso il mondo contemporaneo e la sua visione incoraggiante della realtà delle comunicazioni sociali, in particolare nel Decreto Inter mirifica. È anche certo che Giovanni Paolo II vedeva i media della Chiesa, in particolare quelli vaticani, come uno strumento importante per compiere la missione di evangelizzazione. Se i Papi precedenti avevano promosso la stampa e successivamente la radio, è toccato a Giovanni Paolo II introdurre fra i media vaticani la televisione. Il lunghissimo pontificato di Giovanni Paolo II ha coinciso con lo straordinario sviluppo della televisione nel mondo. In certo senso possiamo dire che il suo è stato il primo pontificato «televisivo».
Padre Lombardi ricorda poi altri tratti caratteristici e «carismi» comunicativi di Wojtyla: il suo «dono delle lingue», le qualità della sua voce, la significatività dei suoi gesti, la spontaneità e sincerità delle sue espressioni, la sua autorevolezza come «maestro» di popoli interi. Il fondamento della sua autorità e credibilità viene identificato nel vivere costantemente sotto lo sguardo di Dio, nella verità.
Infine, una nota speciale sull’ultima parte della sua vita, segnata dalla malattia: Giovanni Paolo II non ha più comunicato il suo messaggio con l’eloquenza delle parole, ma con la testimonianza della sofferenza vissuta nella fede.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Quali sono i tratti propri, dal punto di vista comunicativo, del Pontificato di Giovanni Paolo II e del suo personale rapporto coi media?
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JOHN PAUL II, THE COMMUNICATOR. The story of an experience
On the occasion of the centenary of John Paul II’s birth, the Author has collated some experiences and reflections on the figure of pope Wojtyła as a communicator. His confident vision of the role of the media and their mission is noted. His “gift of languages”, the qualities of his voice, the significance of his gestures, the spontaneity and sincerity of his expressions, his authoritativeness as “master” of entire peoples are recalled. The foundation of his authority and credibility is identified in living constantly under God’s gaze, in truth. In the last part of his life, marked by illness, John Paul II no longer communicated his message with the eloquence of words, but with the testimony of a suffering lived in faith.