|
Il nome di Ruggiero Boscovich non è noto al grande pubblico. Meriterebbe di esserlo di più; perciò questo volume di Angelo Gallippi, professore emerito di informatica all’Università di Roma Tor Vergata, è benvenuto. Boscovich è un gesuita del Settecento (1711-87), nato nella città dalmata di Dubrovnik (già nota come Ragusa), che occupa un posto di tutto rilievo nella numerosa schiera degli scienziati appartenuti alla Compagnia di Gesù, che con la loro opera e la loro vita dimostrano quanto sia infondato il diffuso pregiudizio di un contrasto fra scienza e fede.
Boscovich è stato una personalità straordinaria per la sua versatilità e poliedricità: matematico, fisico, ottico, astronomo, geografo, architetto, ingegnere idraulico, filosofo della natura e infine poeta. Membro della famosa Accademia romana dell’Arcadia, tanto da pubblicare una grande opera poetico-matematica, De solis ac lunae defectibus, sulle eclissi solari e lunari. Scienziato e umanista allo stesso tempo, brillante conversatore, amico di personaggi potenti, come il cardinale Valenti Gonzaga, Segretario di Stato di papa Benedetto XIV, che ha avuto fama di rinnovatore, liberale e promotore delle scienze. Boscovich, autorevole professore del Collegio Romano, fu da lui chiamato a consulenze importanti, come quella su come stabilizzare la Cupola di San Pietro con cinque immensi cerchioni di ferro: opera realizzata dall’architetto Luigi Vanvitelli, di cui pure il gesuita dalmata divenne amico fedele. Boscovich ha avuto tutte le doti che gli hanno permesso di assurgere a vasta fama nelle accademie, con le sue numerose pubblicazioni scientifiche, e di essere chiamato anche a diversi compiti diplomatici, ospite gradito delle corti europee (Vienna, Parigi, Londra ecc.), dove, nei numerosi viaggi, poteva fare sfoggio delle sue conoscenze scientifiche, delle sue idee innovatrici, come pure del suo talento poetico.
La narrazione dell’A., seguendo il corso degli anni, è dinamica e incalzante, e ha il merito di saper presentare al lettore in modo piuttosto comprensibile – e al tempo stesso attendibile – anche tutta una serie di questioni matematiche, fisiche, astronomiche e tecniche affrontate con genialità dallo scienziato gesuita nel corso degli anni. Convinto seguace di Newton, Boscovich è però un pensatore libero e creativo, che nella sua opera principale, Teoria della filosofia naturale, offre una visione della struttura della materia – un «atomismo dinamico» – analoga e in un certo senso anticipatrice di quella della fisica moderna, tanto da divenire oggetto di giudizi ammirati da parte di grandi scienziati posteriori, come Lord Kelvin, Faraday, Maxwell, Russell ecc.
Naturalmente egli ha incontrato anche resistenze e opposizioni alle sue idee. Così è passato da Roma a Pavia, e poi a Milano, dove ha dato un contributo determinante alla costruzione dell’osservatorio del Collegio dei gesuiti di Brera; quindi a Venezia, dove si è trovato nel momento drammatico in cui la Compagnia di Gesù veniva soppressa (nel 1773). Si è trasferito poi a Parigi, dove la sua autorevolezza scientifica gli garantì buone possibilità di mantenimento, ma ormai i tempi del successo erano passati. Rientrato in Italia, ha vissuto gli ultimi anni soffrendo intensamente per diversi problemi di salute e infine per una grave depressione psichica.
Anche se nella sua vita personale non sembra essere stato immune da difetti, come il gusto del successo e della vita negli ambienti socialmente più elevati e un carattere collerico, tuttavia è sempre stato fedele alla sua vocazione di religioso della Compagnia di Gesù e di sacerdote. Benedetto XVI ha detto che «la sua esistenza dimostra la possibilità di far vivere in armonia la scienza e la fede, il servizio alla patria e l’impegno nella Chiesa».
Un’ottima presentazione complessiva della vita e dell’opera di Boscovich è stata già pubblicata in passato su questa rivista (cfr J. Casanovas, «Per il secondo centenario della morte del P. Ruggiero Boscovich», in Civ. Catt. 1988 IV 531-544). La grande edizione nazionale completa delle opere e della corrispondenza di Boscovich è iniziata nel 2008 ed è tuttora in corso di pubblicazione.