|
Papa Francesco suscita ampi consensi nell’opinione pubblica. Monica Simeoni ha chiesto a esperti di varie discipline un contributo che ci aiuti a comprendere meglio la sua «modernità».
Un primo approccio alla figura del Papa lo offre uno studio accurato sull’estensione e sulle modalità del consenso. Ci introducono al tema, a livello prevalentemente empirico, le analisi, tra loro notevolmente differenti, di Ilvo Diamanti, Simona Scotti e Roberto Cipriani. La dimensione culturale del «fenomeno» Bergoglio è affidata a Salvatore Abbruzzese. Spiccatamente antropologica, invece, è l’analisi del filosofo Massimo Cacciari.
Vivo interesse suscitano gli approfondimenti teologici. Tentiamo di presentarne una sintesi che attinge liberamente ai contributi di Enzo Pace, Francesco Vespasiano, Carlo Nardella e altri ancora. Papa Francesco è uno di noi, che cammina per le vie del mondo accanto a noi, e non al di sopra di noi. La sua vicinanza cela una forte dimensione teologica. Alcuni esperti «leggono» l’azione del Papa alla luce del Vaticano II, il cui dettato coinvolge i vescovi nel «discernimento» dell’azione dello Spirito nella realtà ecclesiale: fondamentale è la sua presenza nei poveri, negli emarginati e anche nelle altre religioni. In questo orizzonte ecclesiale viene ridimensionata la rilevanza della Curia romana: i tanti passaggi dell’iter della sua riforma non assicurano ancora l’esito desiderato.
L’uso degli strumenti di comunicazione sociale, in particolare del digitale, estende l’azione di papa Francesco al di là di ogni confine geografico e culturale. Si aprono orizzonti nuovi all’azione delle Chiese sparse per il mondo: è una chance della quale si stenta a prendere coscienza.
A monte del cammino del Papa, si staglia netta la vita delle Chiese latinoamericane, che si esprime anche nelle rispettive Conferenze, nelle quali era già presente il vescovo Bergoglio. La religiosità popolare, i poveri e gli emarginati, l’immagine della Chiesa quale ospedale da campo sono continuamente presenti nella parola e nell’azione del Papa. La sua attenzione supera, però, questi ambiti: egli è vicino agli ebrei, dialoga con le altre religioni, coinvolge tutti nel futuro dell’umanità e nella lotta contro la minaccia ecologica.
La fedeltà del Papa al Concilio Vaticano II ha guidato la sintesi e ha sottolineato la «novità» del suo rapporto con l’episcopato mondiale, come appare nel percorso delle Assemblee episcopali sinodali. La previa consultazione e il loro stesso svolgimento tendono a «leggere» l’azione dello Spirito nelle Chiese e nell’intera vicenda umana.
Desta una certa sorpresa l’articolo sul rapporto tra Bergoglio e l’Argentina: Verónica Roldán ricostruisce la storia passata delle tensioni tra il Papa e le vicende politiche del suo Paese di origine.
Il volume in disamina è un tentativo valido di comprendere l’azione di papa Francesco e le relative coordinate teologiche e culturali: egli guarda verso la Chiesa di domani, attenta alle vicende umane e all’ecosistema.
La modernità di papa Francesco
a cura di MONICA SIMEONI
Bologna, EDB, 2020, 304, € 24,00.