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Roberto Piumini, letterato finissimo, con La barba del Manzoni avvicina i giovani all’opera manzoniana. Ricorrendo a stratagemmi letterari, che il lettore scoprirà divertendosi, scrive un romanzo i cui personaggi sono quelli de I Promessi Sposi. Il suo libro richiama l’attenzione su un contesto storico che conduce all’oggi e ai valori di sempre: verità, onestà, giustizia, libertà. La lotta contro tiranni e malavitosi è una costante della storia.
Il racconto si legge volentieri: è semplice, condotto con linguaggio vivace, nutrito di ironia, ricco di fantasia e di pensiero critico. Si ha davvero l’impressione di leggere il grande scrittore lombardo, del quale qua e là si incontrano espressioni che ne hanno segnato lo stile: il cielo lombardo così bello quando è bello; insegnare la virtù a qualche signorina; la sventurata rispose; il latinorum di don Abbondio; i roboanti discorsi del dottor Azzeccagarbugli, che si vanta di conoscere «il diritto ma non la santità»; i miei venticinque lettori.
Ben delineata è la fisionomia dei potenti, ed elaborato con delicatezza il profilo di uomini e donne semplici e innocenti. I «bravi», al servizio di signorotti senza scrupoli, occupano gran parte della scena. Se ne avverte la presenza anche quando sono fisicamente assenti. Sono temuti. Preoccupano. Si dice loro «sì» per evitare il peggio. Sono una «fratellanza», con le sue regole. Ci si aggrega, perché fragili. Difficile uscirne.
Il discorso che il Marangone tiene al Beccanuca fa capire tutto: «La tua vita è stata quella dell’uomo di ventura: non sai zappare, non sai filare, non sai fare il pescatore: sai solo tenere in mano il bastone, il coltello, e la pistola, e la tieni con valore». E ancora: «Da solo sei spacciato, finito. Perciò resta con noi, che ti conosciamo, ti comprendiamo e ti vogliamo bene». E conclude dicendo: «Siamo una congregazione e ci proteggiamo uno con l’altro, come le foglie del carciofo, che è il più armato dei frutti della terra, e il più unito» (pp. 194 s).
La vicenda raccontata dal Manzoni si svolge, verrebbe da dire, ai nostri tempi, pieni di corruzione e di violenza. Alla lettura della storia si perviene attraverso il presente. Piumini non ci regala soltanto un racconto meraviglioso: ci fa, con la sua arte, assaporare un clima. E, quali che siano le sue intenzioni pedagogiche, da scrittore per l’infanzia e amato dai giovani, lascia intravedere la via per una nuova didassi della letteratura.
ROBERTO PIUMINI
La barba del Manzoni
Bologna, Marietti 1820, 2020, 208, € 15,00.