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A un anno circa dalla pubblicazione del libro Il re delle schiere. L’esercizio del re temporale e del re eterno (ES 91-98), viene dato alle stampe questo volume che raccoglie i saggi proposti nell’appuntamento annuale di studio degli Esercizi Spirituali di sant’Ignazio di Loyola, organizzato nella chiesa del Gesù di Roma. Sebbene molte siano le analogie fra i due volumi, sarebbe un errore pensare che si tratti di una semplice e lineare continuità – come ben sottolinea il curatore del volume –, ma piuttosto di un duplice contributo di studio di ciò che «rappresenta il cuore stesso degli Esercizi» (p. 10).
La presentazione chiarisce il motivo del titolo attraverso un preciso riferimento alla storia degli Esercizi Spirituali – in base allo studio di Hugo Rahner, che rintraccia l’origine dell’immagine della croce come vessillo regale di Cristo – e delinea i diversi generi letterari dei successivi saggi, suggerendo una possibile sequenza di lettura: a) esegesi del testo degli Esercizi affidata al gesuita spagnolo German Arana; b) approfondimenti degli aspetti antropologici implicati, dei quali si occupano Paolo Benanti, per il nesso fra sequela Christi, conversione e misericordia, ovvero vivere secondo la logica e con la forza derivante dal dono di Dio, e Giovanni Cucci, per l’analisi delle nozioni di ispirazione e suggestione, sottoposte al vaglio del tempo, degli affetti, della desolazione nella crisi, in ordine alla realizzazione del grande sogno che Dio ha messo nel cuore di ogni uomo; c) percorso soprattutto biblico dei temi presenti o evocati nel testo ignaziano.
L’introduzione, scritta dal padre provinciale Gianfranco Matarazzo, si sofferma sulla genesi biografica e spirituale dell’esercizio dei Vessilli come paradigma del combattimento spirituale dell’animo di sant’Ignazio, e ne coglie la genialità dell’intuizione che «comprende come la forza delle passioni che si oppongono allo spirito delle beatitudini proposto da Cristo […] derivi dalla paura di abbandonare ciò che dà sicurezza» (p. 14). Lo sguardo viene quindi allargato a comprendere tutti gli esercizi propri della quarta giornata della seconda settimana, e a formare una sorta di «confronto con il vertice dell’imitazione di Cristo» (p. 16).
Proprio questa è la materia dell’analisi di ciò che German Arana definisce «scarna presentazione di tutta la proposta evangelica» (p. 189), fatta attraverso una grande varietà di dettagliate considerazioni su ciò che costituisce il luogo spirituale di un confronto complessivo, articolato e ripetitivo della volontà dell’esercitante con quella di Cristo.
La lettura di questo libro permette una sorta di ricomprensione dell’Alleanza strutturata nella radicalità del deserto, dove Dio ha predisposto una lezione che non si può imparare altrimenti: questa è una delle tesi più forti del saggio di Salvatore Maurizio Sessa. E di una fenomenologia dell’Alleanza tratta Mario Cucca, fino a presentare la legge che tocca i cuori negli oracoli profetici di Geremia.
Si muovono invece su un versante in cui si ricongiungono esegesi e teologia sacramentale sia il saggio di Pasquale Basta, che con l’ausilio di citazioni classiche e di indicazioni della letteratura rabbinica offre un approfondito commento a Rm 5-7, sia il saggio di Claudio Arletti, che legge il rinnegamento di Pietro alla luce delle lacrime di pentimento e del dischiudersi di un orizzonte di mutuo riconoscimento fra Maestro e discepolo.
Il vessillo del re
a cura di DANIELE LIBANORI
Roma, Society Editions, 2018, 216, € 15,00.