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L’autore, professore di Sacra Scrittura presso l’Istituto teologico abruzzese-molisano di Chieti, offre 25 brevi meditazioni, nate da conversazioni pastorali svolte alla Radio Vaticana, che aiutano il lettore a capire il Vangelo di Marco, ad assaporarne il messaggio nella concretezza della propria vita.
La sua veste letteraria dimessa e la sobrietà del suo materiale sono state in passato la causa delle sorti del Vangelo di Marco, che aveva il ruolo di «parente povero» rispetto agli altri due Vangeli sinottici e al quarto Vangelo. In realtà, un Vangelo senza le «Beatitudini» e il «Padre nostro», senza le parabole della misericordia e del perdono (cfr Lc 15; Mt 18), senza alcun racconto sulle origini di Gesù era destinato già in partenza a una vita difficile nella storia della Chiesa. Ma negli ultimi due secoli sono state proprio la povertà e la sobrietà di questo scritto ad attirare l’attenzione degli studiosi. L’ipotesi che attualmente incontra il maggior consenso è che lo scritto di Marco sia il primo esempio di «Vangelo» giunto a noi. .
Le pagine di questo Vangelo possono essere lette come una «iniziazione» al mistero cristiano. Una iniziazione ricca di risvolti attuali, intelligente e generativa, che si delinea come un progressivo viaggio verso il centro. Due domande affiorano in questo cammino: la prima, fondamentale, porta a chiedersi chi è Gesù. Ma ce n’è una seconda, a ruota, che si interroga su chi è il discepolo. Sono due facce del medesimo mistero: la via di Gesù è la via del discepolo.
Nella prefazione al testo, p. Innocenzo Gargano, monaco camaldolese, studioso della Bibbia, sottolinea che «l’amore e l’approccio decisamente personale che trasudano da ognuna di queste brevi conversazioni si lasciano intravedere con estrema facilità, con enorme gusto ed efficacia e con un carico di esperienza vissuta dal comunicante che senza accorgersene trasmette anche un metodo di cammino spirituale semplice e tuttavia profondissimo, che salta agli occhi o colpisce gli orecchi di chiunque accosti questo testo anche solo casualmente» (p. 5).
Il lettore è così invitato a fare un cammino dalla periferia al centro dell’essere Chiesa, comunità dei discepoli di Gesù. E la Chiesa è uno spazio in cui le persone, le attività e i progetti ricevono il loro ordinamento dalla parola di Dio.
Nella meditazione biblica che papa Francesco ha tenuto a commento del brano del Vangelo di Marco, in occasione del momento straordinario di preghiera in tempo di pandemia, tenutosi sul sagrato della basilica di San Pietro il 27 marzo 2020, ha detto che «l’inizio della fede è saperci bisognosi di salvezza. Non siamo autosufficienti, da soli; da soli affondiamo: abbiamo bisogno del Signore come gli antichi naviganti delle stelle. Invitiamo Gesù nelle barche delle nostre vite. Consegniamogli le nostre paure, perché Lui le vinca. Come i discepoli sperimenteremo che, con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai».
Le meditazioni contenute in questo volume sono un invito alla serenità e alla calma, una brezza leggera che avrà la sua efficacia se chi le legge metterà in gioco se stesso e diventerà così protagonista del Vangelo. Perché è bello gustare esteticamente il Vangelo, è bello anche rimanere colpiti emotivamente da una parola, da un’espressione, ma per capire davvero il Vangelo dobbiamo rispondere con tutta la nostra vita, con la nostra libertà e speranza.
GIANNI CAROZZA
Il cammino che sorprende. Il mistero di Gesù in Marco
Padova, Messaggero, 2020, 136, € 11,00.