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Se il sistema economico ha dimostrato nel tempo una straordinaria capacità di creare beni e servizi con benefìci in termini di aumento di aspettative di vita, allo stesso modo ha mostrato di essere affetto da tre grosse patologie: la grave insostenibilità ambientale e l’emergenza climatica; la cattiva distribuzione del valore, con crescita della disuguaglianza e della povertà; un modello economico egoistico, con impoverimento del senso del vivere.
Un sistema sociale ed economico che produce povertà, insostenibilità ambientale e disuguglianze sociali minaccia l’essenza stessa della nostra democrazia. Partendo da questa premessa, Leonardo Becchetti, professore di Economia politica presso l’Università Tor Vergata di Roma, in questo libro si domanda se il paradigma politico ed economico possa essere riformato e se la transizione ecologica sia possibile per vincere la sfida climatica. L’A. propone una strada per individuare le cure attraverso meccanismi che hanno bisogno del nostro coinvolgimento. Il percorso si snoda nei sei capitoli del libro.
Il primo capitolo si sofferma sul tema dell’emergenza climatica, affrontando la rivoluzione delle fonti rinnovabili e il passaggio dalla produttività alla circolarità.
Il secondo capitolo parla della sfida che un progresso scientifico e tecnologico sempre più accelerato pone al mondo del lavoro e alla nostra aspirazione ad avere un’occupazione libera, creativa, partecipativa e solidale. La domanda chiave da porsi è in che modo noi, come esseri umani, possiamo vincere la sfida con l’intelligenza artificiale. La risposta più immediata è che possiamo farlo in moltissimi ambiti in cui l’uomo ha un vantaggio competitivo sulla macchina. Ciò che resta unico e originale, secondo l’A., è l’autorialità, ossia la nostra decisione personale che valuterà la qualità di un percorso uomo-macchina. Fondamentale sarà poi la relazione interpersonale e di cura, sempre più ricca di quella tra uomo e macchina.
Il terzo capitolo riguarda il tema della cittadinanza attiva e della partecipazione, che contribuiscono a rispondere a problemi e ad alimentare le virtù civiche, fondamentali per la tenuta dei nostri sistemi sociali ed economici. La rivoluzione del «Voto col Portafoglio» ha fatto passi importanti nel settore della finanza e della responsabilità ambientale, mentre è rimasta indietro in quello del consumo e della responsabilità sociale.
Il quarto capitolo sottolinea come stia emergendo un nuovo paradigma economico in grado di rompere le vecchie barriere del sistema, in una visione di valore che va oltre il Pil, verso un approccio multidimensionale, per costruire società generative, felici e ricche di senso, nella logica dell’economia circolare.
Nel quinto capitolo l’A. si chiede se una trasformazione della politica in Italia sia possibile ed esamina i cambiamenti che hanno fatto seguito alla rivoluzione della rete e all’avvento dei social. Politici di valore e società civile forte possono lavorare insieme per una società migliore.
Il sesto capitolo affronta la questione della felicità. La letteratura degli ultimi decenni spiega che conoscere le dinamiche della soddisfazione soggettiva è fondamentale per predire gli andamenti degli stessi indicatori oggettivi. Il denaro e l’acquisto di beni privati rappresentano solo una parte della felicità. L’impegno alla partecipazione, alla cittadinanza attiva, alla costruzione di relazioni e comunità è la via da percorrere per ottenere soddisfazione e ricchezza di significato della nostra vita ed è anche la soluzione a molti dei più importanti problemi odierni.
Le conclusioni a cui giunge l’A. sono di tornare a fare della democrazia non un diritto acquisito, ma una conquista quotidiana. Becchetti ci suggerisce una strada per un nuovo paradigma economico, nel quale diventare padroni e non vittime delle incredibili potenzialità dei nostri giorni.