fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Libri
  3. Come lavora uno storico
Libri
Come lavora uno storico di Enrico Paventi

Come lavora uno storico

Quaderno 4049 - pag. 516 - 517

28 Febbraio 2019


Nei due saggi presenti in questo libro gli autori, celebri epistemologi che difendono l’applicazione del metodo scientifico alle diverse discipline – dalla fisica alla sociologia, dalla linguistica alla biologia – affrontano alcune questioni attinenti al suo impiego nell’ambito dell’elaborazione storiografica.

Una volta ricordato che si tratta di quel metodo le cui fasi sono costituite dall’individuazione dei problemi, dall’enunciazione delle teorie e dalla formulazione delle critiche, Hempel e Antiseri osservano come – nella pratica quotidiana – ci troveremo di fronte alla possibilità di fare storia scientifica o storia ideologica: se vorremo capire qualcosa del passato, dovremo dedicarci alla prima; se invece vorremo proporre valori etici, concezioni religiose o dottrine dello Stato, ci occuperemo della seconda. Fondamentale sarà quindi distinguere tra descrizioni ed esclamazioni, parzialità e faziosità. Così riusciremo ad apprendere come le difficoltà del nostro presente siano legate al passato e come potremo progredire verso la soluzione di quelli che per noi sono i problemi più importanti.

Nel suo saggio Dario Antiseri intende definire lo statuto epistemologico della storia. Egli sostiene a questo proposito che un evento è spiegato o spiegabile scientificamente quando è dedotto o deducibile da un insieme di asserzioni costituito tanto da condizioni iniziali quanto da leggi generali. Infatti, spiegare significa risalire alle cause, cioè ad altri avvenimenti che sono alla base di ciò che è accaduto in un dato periodo. In altri termini: nel momento in cui cerchiamo di fornire una spiegazione, noi scegliamo alcuni fatti ed eventi, affermando nel contempo che gli uni e gli altri possiedono un potere esplicativo nei confronti dell’avvenimento da interpretare. Ma qual è il criterio che ci consente di attribuire tale potere esplicativo? La risposta di Antiseri è che a collegare una cosa che deve essere spiegata alle sue condizioni, «a strappare dal limbo degli infiniti fatti alcuni di essi e a imputarli di esser causa del fatto da spiegare» (p. 19) provvedono le leggi universali.

Su questo punto insiste anche Carl Gustav Hempel, il quale considera tali leggi necessarie da un punto di vista logico: se, nell’ambito di una spiegazione, esse fossero assenti, non sapremmo quali sarebbero le cause di un certo avvenimento; ma se non sapessimo come individuare le cause di un certo evento, esso non potrebbe essere spiegato. Il filosofo parla altrove di un procedimento chiarificatore che, esplicitamente o implicitamente, deve fondarsi almeno su una «generalizzazione» o «legge di copertura», sebbene egli sia il primo a riconoscere che questa legge è nella maggior parte dei casi banale. Hempel ne ribadisce tuttavia la fondamentale importanza sotto l’aspetto logico.

Questo volume fornisce un utile contributo al lavoro dello storico, in quanto rende lo studioso maggiormente consapevole delle questioni legate al metodo, e quindi meno disposto ad accettare verità preconcette. L’epistemologia gli dimostra inoltre che le visioni totalizzanti non riescono a spiegare alcunché, sebbene possano sollevare questioni e ipotesi interessanti; che l’attività di ricerca richiede la presenza di punti di vista che sono sempre parziali o che possono essere smentiti; chiarisce le ragioni in base alle quali le situazioni storiche sono tanto complesse, e di quale opera congetturale e di prova ci sia bisogno per interpretarle; infine dice allo studioso «che non esistono teorie onnipotenti in grado di spiegare e ricostruire scientificamente gli avvenimenti storici» (p. 74).

CARL GUSTAV HEMPEL – DARIO ANTISERI
Come lavora uno storico
Roma, Armando, 2018, 112, € 12,00.


Acquista il Quaderno

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Dallo stesso Quaderno

Social Capital (Unsplash/rawpixel)

Il capitale sociale

ABSTRACT – La capacità di reagire di fronte a eventi negativi è notevole nell’essere umano, soprattutto se può contare sul...

28 Febbraio 2019 Leggi
text human rights in a piece of paper

L’eclissi dei diritti umani

ABSTRACT – Sono già trascorsi 70 anni da quando, il 10 dicembre 1948, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite approvò la...

28 Febbraio 2019 Leggi
Francesco Guccini

Francesco Guccini. Canto notturno di un errante

ABSTRACT – Francesco Guccini, nato nel 1940, vissuto tra Modena, Bologna e Pàvana, rimane tra i più grandi cantautori italiani...

28 Febbraio 2019 Leggi

Il clima, la Chiesa e la COP24 di Katowice

ABSTRACT – Dal 3 al 14 dicembre 2018 i governi di tutto il mondo si sono riuniti nella città polacca...

28 Febbraio 2019 Leggi
Papa Francesco ad Abu Dhabi

«Sentinelle di fraternità nella notte»

ABSTRACT – Dal 3 al 5 febbraio 2019 papa Francesco si è recato negli Emirati Arabi Uniti. L’occasione di questa...

28 Febbraio 2019 Leggi
p. Pedro Arrupe

Pedro Arrupe. Aperta la causa di beatificazione

ABSTRACT – Il 5 febbraio scorso, nella basilica di San Giovanni in Laterano a Roma, si è tenuta la sessione...

28 Febbraio 2019 Leggi
Which way to go?

Se la fede è debole, anche il dubbio è debole

ABSTRACT – Secondo alcune posizioni sociologiche, il cristianesimo subirà a breve un notevole decremento, sia perché tra i cristiani diventa...

28 Febbraio 2019 Leggi

Inquietudine, incompletezza e immaginazione

ABSTRACT – Il 9 febbraio 2017, in occasione della pubblicazione del numero 4.000 de La Civiltà Cattolica, papa Francesco ricevette...

28 Febbraio 2019 Leggi
Alganesh

«Alganesh»: dall’orrore alla speranza

ABSTRACT – Prima degli sbarchi, che sono per mesi apparsi quotidianamente sui giorna­li e sui media, e delle tragedie del...

28 Febbraio 2019 Leggi

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.