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ABSTRACT – Secondo alcune posizioni sociologiche, il cristianesimo subirà a breve un notevole decremento, sia perché tra i cristiani diventa più scarsa la natalità sia per le conversioni all’islam. Ma indubbiamente più preoccupante è la persistenza in Europa di quel processo culturale che secondo alcuni ha investito il mondo religioso in generale e ha imposto, anche alle grandi masse, il senso della sua irrilevanza. Unica religione concepibile sarebbe quella secolare, che si fonda sul progressismo e sull’umanitarismo, e l’agnostico sarebbe il naturale cittadino della società secolarizzata.
Senonché, sembra essere in atto un fatto nuovo. Camille Riquier, professore all’Institut Catholique di Parigi scrive: «Adesso, però, che le nostre scienze e le nostre tecnologie generano più problemi di quanti non ne possano risolvere e che la caduta del colonialismo ha introdotto altre culture e altre religioni, che tra l’altro appaiono ben vive, è ancora il medesimo agnosticismo quello che prevale ai giorni nostri? L’agnostico sembra rassegnarsi sempre di meno a esserlo, talvolta rimpiange di non credere, anzi aspira a credere, pur ritenendo di non poterlo fare, eventualmente si accontenta di tale aspirazione». Questo è un fenomeno fino a poc’anzi impensabile: l’uomo agnostico della società tecnonichilista avverte una certa nostalgia del sacro cristiano sicché, in Europa, si comincia a parlare di «agnostico tiepido». Se la fede è debole, anche il dubbio è debole.
Ciò vuol dire altresì che viene posto diversamente il rapporto ragione-fede e che la fede non è più facilmente liquidabile come ipotesi inutile, come per quasi due secoli avevano predicato positivismo, marxismo e psicanalisi, che l’avevano descritta come un problema inesistente, oppio dei popoli, nevrosi ossessiva.
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IF FAITH IS WEAK, DOUBT IS WEAK
According to some sociological perspectives, Christianity will suffer a considerable decrease in numbers, both because of the lower birth rate among Christians, and due to conversions to Islam. A phenomenon is appearing that was unimaginable until recently, but is becoming more and more evident: the agnostic person of the techno-nihilistic society perceives a certain nostalgia for the Christian sacred so that, in Europe, we now speak of a “lukewarm agnostic.”