RECENSIONE

Fred L. Block

CAPITALISMO

Il futuro di un’illusione

Capitalismo

Filippo Cucuccio

Quaderno 4128

pag. 614 - 615

Anno 2022

Volume II

18 Giugno 2022
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L’obiettivo di Fred L. Block, professore di sociologia presso la University of California, è «sfatare l’immagine del capitalismo quale forza egemone priva di alternative» (p. 21). Un’impresa, certamente non semplice, a cui l’autore si accinge, offrendo al lettore un interessante e suggestivo percorso di decostruzione del capitalismo, incentrato sul presupposto che l’economia di mercato non costituisce un sistema autonomo autoregolantesi.

In questo percorso – a cui il titolo del libro dà un’intestazione presa a prestito da Sigmund Freud, che l’aveva utilizzata con ben altre finalità poco meno di un secolo fa – si prende consapevolezza del fatto che l’economia di mercato rappresenta un progetto di ingegneria sociale, non governato da princìpi immutabili nelle sue due dimensioni nazionale e globale.

Per sostenere questa tesi, l’autore rovescia la convinzione diffusa di una democrazia fonte di potenziali minacce per la crescita del mercato, mostrando invece come, in presenza di una democrazia più radicata, l’economia potrà funzionare ancora meglio.

Sviluppando una visione del capitalismo che non sia né clientelare, né oligarchica, e rifuggendo dall’accettare sistemi economici che hanno incoraggiato comportamenti predatori individuali all’insegna di un’avidità senza controllo, Block passa alla contestazione di due opinioni sul capitalismo assai diffuse nel nostro tempo: l’illusione dell’esistenza di un sistema socio-economico immutabile, e quella dell’esistenza di un ordine globale organizzato.

La sua proposta alternativa, per imboccare la strada del cambiamento, poggia su alcuni fattori: l’eliminazione del ruolo del dollaro statunitense quale moneta centrale del sistema monetario internazionale; l’espansione del credito all’attività governata da istituzioni internazionali no profit; l’adozione di misure specifiche per ridurre la volatilità dei tassi di cambio e dei movimenti di capitali.

Un progetto di ingegneria socio-economica innovativo rispetto ai canoni cristallizzati del capitalismo tradizionale, indispensabile per spazzare via le false argomentazioni su cui esso finora si è basato e per andare oltre una sua visione di inoppugnabile immutabilità, alla quale, peraltro, ha contribuito lo stesso Marx.

Sia nel caso del filosofo di Treviri, sia nell’altro delle tesi sostenute dalla destra economica, l’impossibilità di una riforma del capitalismo a causa della sua presunta immutabilità rinvia a pericolose forme di determinismo economico, con la conseguenza che si diventa incapaci di fronteggiare tempestivamente ed efficacemente i problemi cruciali che si stanno presentando alla nostra società: i cambiamenti climatici, il peggioramento delle condizioni economiche di vaste regioni del mondo, l’accentuarsi dei fenomeni migratori, la debolezza della crescita industriale post crisi finanziaria del 2008 nei Paesi maggiormente sviluppati.

La dissezione del capitalismo, così come è tradizionalmente concepito, e la sua riformulazione basata sui due pilastri di un credito all’economia controllato da istituzioni pubbliche e di un reddito garantito globale per assicurare a ogni individuo condizioni di vita dignitosa, necessitano, per la loro realizzazione, di un percorso obbligato all’insegna dell’agnosticismo politico.

Sarà un’alternativa effettivamente, percorribile, o dovrà essere considerata come l’ennesima utopia? Le scelte concrete dei prossimi anni indicheranno in modo inconfutabile il segno della risposta a tale interrogativo.

FRED L. BLOCK
Capitalismo. Il futuro di un’illusione
Bologna, Il Mulino, 2021, 288, € 16,00.

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