
«Voi artisti, allora, avete la capacità di sognare nuove versioni del mondo. E questo è importante: nuove versioni del mondo. La capacità d’introdurre novità nella storia». Con queste parole, papa Francesco si rivolgeva agli artisti durante l’incontro promosso in occasione del 50° anniversario dell’inaugurazione della collezione d’Arte moderna dei Musei vaticani, nel giugno del 2023. Un passaggio del discorso del Pontefice che il Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede ha voluto riprendere per presentare gli eventi che caratterizzeranno il Giubileo degli Artisti e del della Cultura, che si celebrerà a Roma dal 15 al 18 febbraio 2025.
Il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura si aprirà con l’incontro internazionale «Sharing hope – Horizons for Cultural Heritage», organizzato in collaborazione con i Musei Vaticani. «I responsabili di alcune tra le più prestigiose istituzioni artistiche e museali al mondo – specifica la nota – si riuniranno per esplorare nuovi linguaggi e strategie per la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio religioso e artistico. Il loro dialogo confluirà nella sottoscrizione di un Manifesto educativo sulla trasmissione del codice culturale delle religioni».
Lo stesso giorno, si terrà l’inaugurazione dello spazio espositivo Conciliazione 5, situato lungo l’omonima via che conduce i pellegrini alla Basilica di San Pietro. La programmazione, affidata alla curatrice Cristiana Perrella, sarà incentrata sulla commissione di progetti d’arte contemporanea ad artisti internazionali, che si avvicenderanno nel corso dell’anno, sul tema della Speranza. Si comincia con i ritratti della comunità carceraria di Regina Coeli: realizzati dall’artista Yan Pei-Ming, saranno esposti presso lo spazio Conciliazione 5 e proiettati sulla facciata dello stesso Istituto.
Non mancheranno riflessioni sul futuro del patrimonio culturale – con l’incontro «Artisans of Hope», riservato ai rappresentanti dei centri culturali cattolici e agli organismi internazionali impegnati nella promozione della cultura – e un’attenzione speciale a forme d’arte contemporanee come la poesia visiva, protagonista dell’esposizione “Global Visual Poetry”, curata da Raffaella Perna e ospitata nella sede del Dicastero per la Cultura e l’Educazione.
La visita di papa Francesco agli studi cinematografici di Cinecittà, invece, è stata annullata a causa del recente ricovero di papa Francesco al Policlinico Agostino Gemelli «per alcuni necessari accertamenti diagnostici e per proseguire in ambiente ospedaliero le cure per la bronchite tutt’ora in corso», come spiega una nota della Sala Stampa della Santa Sede.
In occasione del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, ripercorriamo le parole dei Pontefici dedicate agli artisti e al mondo della cultura nei diversi articoli pubblicati da «La Civiltà Cattolica»:
- «La vostra opera ci aiuta a vedere Gesù, a guarire la nostra immaginazione da tutto ciò che ne oscura il volto o, ancor peggio, da tutto ciò che vuole addomesticarlo», ha ricordato papa Francesco a oltre 40 tra poeti, narratori, sceneggiatori e registi da vari Paesi del mondo che si identificano come cattolici durante il convegno dal titolo «The Global Aesthetics of the Catholic Imagination», tenutosi nel maggio 2023, presso la sede de «La Civiltà Cattolica» e organizzato insieme alla «Georgetown University» di Washington. Nel quaderno 4151 del 2023 l’intervento integrale di papa Francesco.
- Ricordiamo anche l’incontro tra papa Benedetto XVI e circa 300 artisti appartenenti a Paesi, culture e religioni diverse, tenutosi nella Cappella Sistina il 21 novembre 2009. «Il cristianesimo — ha ricordato Benedetto XVI in quella occasione —, fin dalle sue origini, ha ben compreso il valore delle arti e ne ha utilizzato sapientemente i multiformi linguaggi per comunicare il suo immutabile messaggio di salvezza». A questo incontro è dedicato l’articolo «Benedetto XVI incontra gli artisti» di Virgilio Fantuzzi S.I. nel quaderno 3828 del 2009 de «La Civiltà Cattolica».
- «Per trasmettere il messaggio affidatole da Cristo, la Chiesa ha bisogno dell’arte. Essa deve, infatti, rendere percepibile e, anzi, per quanto possibile, affascinante il mondo dello spirito, dell’invisibile, di Dio. Deve dunque trasferire in formule significative ciò che è in se stesso ineffabile». Si rivolgeva così, infine, san Giovanni Paolo II agli artisti nella sua lettera del 1999, raccontata da Giovanni Marchesi S.I. nel quaderno 3577 del 1999 de «La Civiltà Cattolica».
Nel 25° Anno santo della storia, il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura «invita a vedere nell’arte e nella cultura strumenti privilegiati per promuovere il dialogo, l’inclusione e la speranza – conclude la nota del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede -. Attraverso la celebrazione della bellezza e della creatività, esso vuole essere occasione di riflessione e appello ampio affinché le aspirazioni e le ricerche individuali».