L’articolo esamina i singoli momenti (elezioni amministrative, Congressi di partito, referendum) che prepararono la trasformazione istituzionale in Italia nel 1946. Su documenti inediti di parte ecclesiastica si illustra la posizione che Pio XII e A. De Gasperi assunsero in merito. Infatti, modificando la vulgata storica corrente, appare che Papa Pacelli non fu ostile alla Repubblica (come spesso si afferma) e riteneva, anzi, che essa avrebbe potuto tutelare gli interessi religiosi meglio di altre forme di Stato. Invece De Gasperi, considerato dagli storici uno dei campioni del repubblicanesimo, avrebbe preferito che in Italia non si cambiasse regime istituzionale: infatti la sua scelta repubblicana fu dettata da ragioni di realismo politico.
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PIO XII, DE GASPERI E IL «REFERENDUM» DEL 1946
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