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Il 7 luglio è stata pronunciata dal Tribunale dello Stato della Città del Vaticano la sentenza di primo grado del processo «Vatileaks 2» per il trafugamento e la diffusione di documenti riservati.
Il processo, iniziato il 24 novembre 2015, ha comportato 21 udienze, interrogatori pubblici dei 5 imputati e di 16 testimoni. In questo articolo vengono presentate alcune considerazioni a proposito di tale sentenza e alcune osservazioni sul contenuto dei documenti rivelati e dei libri pubblicati, riconoscendo che si è fatto «un passo avanti nel cammino faticoso verso la trasparenza, la verità e la giustizia, incarnate nel quotidiano della vita della Chiesa, anche nell’umanissimo mondo vaticano».