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La chiamata a preservare la natura interroga una teologia cristiana della creazione. Questa proviene da una libertà creatrice, quella di Dio, che impegna il mondo in una storia rischiosa. Il cristianesimo può raggiungere la sensibilità ecologica attuale a condizione di riconoscere una dinamica creatrice, senza coltivare la nostalgia di una natura ideale.
Secondo la Bibbia, Dio crea il mondo con la parola, dando così inizio a un dialogo tra lui e l’uomo che troverà il suo compimento nella comunione universale, nell’alleanza, cioè in una relazione intima, vitale tra Dio e l’umanità e, attraverso di essa, con tutto il creato.