Viene presentato un volume di Adriano Fabris*. L’intuizione di base da cui egli parte nelle sue riflessioni è l’aver individuato, nella mancata unità intrinseca tra teoria ed etica, il tallone di Achille delle teorie e delle etiche. Uno dei meriti della proposta di Fabris è dare una risposta alla domanda sulle origini del relativismo e del nichilismo contemporaneo e su come oltrepassarli. La diffusa indifferenza verso il vero e il bene non è generata da una mancanza di chiarezza nella teoria, ma da un’assenza di coinvolgimento e di passione nel tradizionale approccio alle domande fondamentali dell’esistenza. Una conferma al pensiero di Fabris proviene anche dalla scena evangelica dei due discepoli di Emmaus.
* A. FABRIS, TeorEtica. Filosofia della relazione, Brescia, Morcelliana, 2010, 184, € 18,00.