I terremoti che hanno recentemente devastato l’Indonesia, Haiti, il Cile e la Cina, causando migliaia di vittime, ripropongono l’angoscioso problema del male e del dolore. L’uomo, anche credente, non cessa di interrogarsi sull’enigma di Dio, onnipotente e buono, che permette, con apparente indifferenza, le catastrofi naturali e il male morale umano. Quando ci si interroga sul senso delle catastrofi naturali, che colpiscono indiscriminatamente buoni e cattivi, poveri e ricchi, la risposta della fede consiste nel ricordare che non è di questo mondo la conciliazione tra natura fisica e natura umana e che a questa conciliazione tende tutta l’opera della redenzione, che è iniziata nel tempo storico e si compie oltre il tempo. La salvezza cristiana è già presente nel mondo, ma lo è insieme alla mescolanza tra la natura dell’uomo e ciò che l’essere umano attende dalla natura.
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DIO E LE CATASTROFI
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