
Il 17 febbraio 2021 il governo guidato da Mario Draghi ha ottenuto prima la fiducia al Senato – con 262 voti favorevoli, 40 contrari e 2 astenuti – e poi, il giorno successivo, alla Camera dei Deputati con 535 voti favorevoli, 56 contrari e 5 astenuti. È nato così il terzo governo della XVIII legislatura dopo le dimissioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, giunto al suo secondo mandato. L’indicazione di Draghi è giunta dopo una serie di consultazioni condotte prima dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, e poi dal Presidente della Camera, Roberto Fico, al quale era stato chiesto di sondare la possibilità di un nuovo accordo tra le forze della precedente maggioranza (sostenuta da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Italia Viva e Leu).
L’indicazione di Draghi
«Avverto, pertanto, il dovere di rivolgere un appello a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica. Conto, quindi, di conferire al più presto un incarico per formare un governo che faccia fronte con tempestività alle gravi emergenze non rinviabili che ho ricordato» (Dichiarazioni del Presidente Mattarella al termine dell’incontro con il Presidente della Camera Fico, 2 febbraio 2021, in www.quirinale.it).
Con queste parole, il 2 febbraio 2021, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella aveva concluso il suo discorso diretto ai cittadini e alle forze parlamentari. Per risolvere la crisi di governo aperta dalle dimissioni di Conte il 26 gennaio 2021 non si è passati dunque per la strada di nuove elezioni, come chiedevano le forze di opposizione (Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia). Il Presidente della Repubblica, come nelle sue prerogative, ha indicato una nuova proposta per un governo di alto profilo, chiedendo il sostegno a tutte le forze parlamentari.
La decisione è stata guidata da tre ordini di motivazioni: l’azzardo di lasciare l’Italia nelle mani di un governo limitato alle sue funzioni di ordinaria amministrazione in un momento cruciale a causa delle emergenze sanitaria, economica e sociale; il pericolo di una nuova diffusione del virus e l’urgenza di coordinare la campagna vaccinale; la scadenza del blocco dei licenziamenti e la necessità di presentare alla Commissione europea il piano per l’utilizzo dei fondi – Next Generation EU, detto anche Recovery fund – per il rilancio dell’Italia. Così Mattarella si è rivolto al Parlamento perché si conferisse la fiducia a un governo capace di affrontare i temi in
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