
Il 17 dicembre 2022 papa Francesco ha firmato un decreto in cui si afferma che Matteo Ricci ha vissuto le virtù cristiane in modo «eroico», cioè eminente ed esemplare, e può quindi essere proposto alla «venerazione» dei cristiani[1]. Si tratta di un primo riconoscimento ufficiale da parte della Chiesa, a cui ne potranno seguire altri anche più solenni, cioè la beatificazione e la canonizzazione, se Dio volesse concedere grazie molto grandi per sua intercessione.
P. Ricci era già molto famoso[2]. Egli è stato il primo missionario gesuita che, nel secolo XVI e all’inizio del XVII, realizzando un sogno di san Francesco Saverio, ha potuto entrare nell’Impero cinese nel 1583 e giungere fino alla capitale Pechino, dove soggiornò dal 1601 al 1610, fondandovi una presenza cristiana che sussiste fino a oggi. In epoche precedenti altri missionari cristiani erano stati in Cina, ma la loro opera non era durata a lungo, cosicché i cattolici cinesi riconoscono in Ricci il principale iniziatore dell’evangelizzazione nel loro Paese.
La fama di Ricci è collegata anche al metodo seguito nel corso della sua missione, cioè lo studio approfondito della lingua, degli usi e della cultura della Cina del suo tempo, così da diventare interlocutore
Contenuto riservato agli abbonati
Vuoi continuare a leggere questo contenuto?
Clicca quioppure
Acquista il quadernoAbbonati
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato a La Civiltà Cattolica. Scegli subito tra i nostri abbonamenti quello che fa al caso tuo.
Scegli l'abbonamento