Cinque anni dopo la fine del regime di Suharto, la Repubblica indonesiana (quasi 2 milioni di km2 e oltre 200 milioni di abitanti) è ancora in bilico tra il ritorno all’autoritarismo e il consolidamento della democrazia. Da un lato si registrano attività terroristiche, episodi di pirateria, corruzione; dall’altro, libertà di stampa, riforma del sistema elettorale e un inizio di miglioramento dell’economia, anche se è ancora difficile ottenere nuovi investimenti dall’estero. Per favorire la crescita, si attende dal Governo che uscirà dalle elezioni del 2004 un impegno per risolvere i conflitti interni e per favorire i rapporti tra cristiani e musulmani, fortemente ostacolati dal fondamentalismo islamico. L’Autore è professore all’Università Sanata Dharma di Yogyakarta (Indonesia).
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L’INDONESIA TRA FUTURO E RITORNO AL PASSATO
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