Dalla spiegazione mitologica delle leggi della natura (la divinità intesa come aitia, cioè «colpevole», dei fenomeni naturali) si è passati nella filosofia greca al concetto di necessità intrinseca, poi di causalità (Aristotele) e di connessione matematica (Archimede). Nel pensiero cristiano, l’universo creato da Dio ha una struttura razionale, e le sue leggi sono stabilite da Dio. La nascita della scienza moderna ha ricondotto all’approccio matematico, e la teoria della relatività ha aperto nuove prospettive. Si conclude che, mentre la metodologia scientifica si va evolvendo, anche la ricerca teologica dovrebbe approfondire il rapporto tra finalità e imprevedibilità. L’Autore è stato per molti anni direttore della Specola Vaticana.
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LEGGI DELLA NATURA E FINALITÀ NELL’UNIVERSO: UNA PANORAMICA STORICA

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