Nel volume presentato* l’A. respinge l’idea, oggi abbastanza comune, che la religione delle popolazioni meridionali fosse essenzialmente folkloristica e magica, pur riconoscendo che non mancavano in essa infiltrazioni magiche e superstiziose. Respinge, poi, l’idea che la magia e la superstizione fossero una prerogativa del Mezzogiorno, e non, invece, un fatto comune a tutte le popolazioni europee.
* G. M. VISCARDI, Tra Europa e «Indie di quaggiù». Chiesa e cultura popolare nel Mezzogiorno (secoli XV-XIX), Roma, Storia e Letteratura, 2005, 456, € 54,00.
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IL MEZZOGIORNO TRA MAGIA E RELIGIONE
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