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ABSTRACT – I social media, come Facebook e Twitter, e i motori di ricerca hanno cambiato le dimensioni e la comprensione del concetto di autorità nel mondo contemporaneo. Le persone si rivolgono a essi in quanto li considerano fonti di informazione autorevoli.
È una questione che ha implicazioni anche per la Chiesa e nella Chiesa, la cui pratica e la cui comprensione dell’autorità si esprime in contesti di comunicazione molto differenti. Nel mondo contemporaneo c’è infatti un crescente divario fra l’autorità di insegnamento che la Chiesa è consapevole di avere e l’autorità che la gente sembra disposta a riconoscerle.
In una riflessione sul pensiero teologico riguardo alla comunicazione dopo il Concilio Vaticano II, il card. Avery Dulles ha collegato le attività della comunicazione con i vari modelli di Chiesa da lui precedentemente proposti, nel 1974, nell’opera Models of the Church. Il primo e prevalente è il modello gerarchico o istituzionale. Poi c’è il modello kerigmatico o di annuncio, che considera la Chiesa essenzialmente come «messaggera» del Vangelo. Il terzo modello è quello sacramentale, di una Chiesa che richiama l’attenzione sui sacramenti quali «segno e strumento della presenza viva di Cristo», particolarmente nella liturgia. Il quarto modello, quello della comunità o della comunione, pone l’identità della Chiesa e la sua comunicazione nel corpo dei credenti, il popolo di Dio. Infine, Dulles presenta il modello del servizio, in cui, come serva di Cristo, la Chiesa vive i valori evangelici della riconciliazione, della compassione, della giustizia e del servizio ai poveri. In questo modello, la comunicazione privilegiata è quella della conversazione, dell’umiltà, che dà voce a chi non ha voce. Come in quest’ultimo caso, a ciascun modello di Chiesa si collega un determinato tipo di comunicazione.
Accanto a questi modelli di Chiesa e di comunicazione ecclesiale, la Chiesa esprime anche vari tipi di autorità: dai tre tipi ideali, individuati da Max Weber (legale, tradizionale, carismatica), fino a tutti i tipi di autorità che vanno man mano nascendo con le nuove tecnologie della comunicazione.
La sfida è prendere atto di questa situazione e trovare i modi più adeguati perché il carisma dell’autorità della Chiesa, che è radicato nello Spirito Santo, sia il più possibile comprensibile e riconosciuto.