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Il tema centrale di Joseph Beuys, artista tedesco nato il 12 maggio 1921, è l’essere umano. Intorno all’uomo e alla sua vita ruota la sua arte, perché per lui l’essere umano è malato, in senso fisico e sociale. Perciò questo artista analizza l’uomo, il suo sviluppo, il suo processo di coscienza e infine il complesso del contesto sociale in cui è inserito. Nei suoi quadri, ma anche nei suoi discorsi e nelle sue conferenze, Beuys sviluppa l’idea che l’uomo si estende dall’ambito puramente sensoriale a quello spirituale, e lo intende a partire dal tutto del cosmo, macrocosmo e microcosmo. Questa posizione viene attestata da molte opere: per esempio, dalla scultura Kreuzigung («Crocifissione») (1962-63) nella Staatsgalerie di Stoccarda, dall’installazione Zeige Deine Wunde («Mostra la tua ferita») (1974-75) nella Lenbachhaus di Monaco, e dalle «azioni» Manresa (1966) e Eurasienstab (1967).
Beuys va oltre le dimensioni puramente fisiche, tracciando al di là di esse la prospettiva di un’esistenza spirituale. Solo in questa apertura si giustifica ogni antropologia dell’essere umano. Soltanto nel polarismo tra spirito e materia si trova il fondamento della comprensione delle tensioni enormi che esistono tra l’Io individuale, il corpo e la coscienza. Sono tensioni che possono aumentare fino alla rottura o addirittura fino alla distruzione, se non si crea un equilibrio tra loro attraverso l’azione delle sensazioni e dell’animo. È su questo sfondo che Beuys comprende l’uomo, considerato soprattutto sotto l’aspetto della sua vulnerabilità e della sua finitezza. Queste difficoltà nascono da due sorgenti: dall’affaticamento eccessivo e dalla debolezza, ma anche dal desiderio di superare costantemente i propri limiti.
La sofferenza come una sostanza sacramentale visibile
«L’uomo è l’essere malato»: è così che Beuys, in un colloquio con Bernd Klüser, cita la famosa frase di Friedrich Nietzsche; e continua…
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THE ART OF JOSEPH BEUYS. Liberation from pain and infirmity
The painter, sculptor and performance artist, Joseph Beuys, was born in 1921, in Krefeld (Germany.) His wide-ranging thinking is deeply rooted in the Rhineland, Ireland and southern Italy. In the contexts of these Catholic countries, an archaic past is combined with current imbalances and open modernity. Beuys was strongly attached to these cultures, especially to the Neapolitan environment. He felt supported in his Christian faith, but not by the partisan formations of the Church. He sought a radical present in arts, with a humanistic characterization. The main themes he was interested in were the human person, illness and death. He, therefore, opened up art to a broader understanding, in which religious aspects play a central role. Faith in Christ and the resurrection runs through Beuys’ work but is never completely absorbed into it.