fbpx

Seguici su:

Carrello Accedi Iscriviti alla newsletter
Menu

Attualità

  • Politica
  • Diritti
  • Economia
  • Ecologia
  • Mondo

Pontificato

  • Conversazioni
  • Magistero
  • Viaggi apostolici

Cultura e Società

  • Letteratura
  • Storia
  • Filosofia
  • Psicologia
  • Sociologia
  • Cinema
  • Arte
  • Musica
  • Media
  • Teatro

Scienza e Tecnologia

  • Fisica
  • Astronomia
  • Genetica
  • Intelligenza artificiale

Eventi

  • Conferenze
  • Presentazioni

Chiesa e Spiritualità

  • Bibbia
  • Dialogo interreligioso
  • Diritto canonico
  • Vita spirituale
  • Teologia
  • Santi
  • Patristica
  • Liturgia
  • Pastorale
  • Storie

Edizioni internazionali

RIVISTA CULTURALE DELLA COMPAGNIA DI GESÙ, FONDATA NEL 1850
Shop
Search
  • Attualità
  • Chiesa e spiritualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Pontificato
  1. Homepage
  2. Quaderni
  3. Quaderno 4053
  4. La sfida culturale dei videogiochi
Educazione Gioco Videogiochi

La sfida culturale dei videogiochi

Giovanni Cucci

4 Maggio 2019

Quaderno 4053

Professional Gamer Playing and Winning (iStock/gorodenkoff)

ABSTRACT – Il tema del gioco, della sua dimensione seria o faceta, di aiuto o di evasione, è stato ampiamente dibattuto nel corso del tempo, ben prima della comparsa dei videogiochi. Questi tuttavia ripropongono a un livello più complesso e variegato i termini della questione.

Il potere di attrazione del videogioco può essere negativo, ed è alla base del meccanismo della dipendenza patologica.

Con questa espressione si intende l’incapacità sempre più invasiva di provvedere ad aspetti importanti della vita (nutrizione, sonno, studio, relazione), rilevando contemporaneamente un dan­no alle dimensioni fondamentali della persona (salute, attenzione, umore, aggressività, interessi, memoria, creatività, relazioni signi­ficative), e una media notevole di tempo trascorso a giocare (31 ore settimanali). D’altra parte, Keith Bakker, fondatore e direttore del centro Smith & Jones di Amsterdam, che si occupa dei problemi legati all’uso compulsivo dei videogiochi, rileva che «l’80% dei ragazzi che abbiamo avuto nella nostra clinica erano vit­time di bullismo e si isolavano a scuola. Molti dei problemi che presentavano erano risolvibili con pratiche comunicative di vecchia tradizione. Quello di cui hanno bisogno di più sono i loro genitori e i loro insegnanti: questo è un problema sociale».

Ma proprio il suo potere di attrazione può nello stesso tempo fare di esso un efficace canale di educazione, socializzazione e trasmissione dei valori a livello etico e religioso, in una maniera capace di unire competenza, coinvolgimento e motivazione.

Alcuni di essi, chiamati serious game (giochi di tipo educativo), promuovono l’altruismo e lo sviluppo, consentono di riconoscere le proprie capacità e risorse, mettendole a disposizione di altri. Food Force è uno di questi giochi, creato nel 2005 dal Programma ali­mentare mondiale delle Nazioni Unite (PAM).

Un altro argomento importante riguardo ai videogiochi è la pos­sibilità di comprendere i grandi problemi dell’attualità in chiave etica, incluso il caso di alcuni videogiochi che hanno come oggetto la guerra, i quali mostrano in maniera altrettan­to efficace di altri più stereotipati l’assurdità e l’inutilità della guerra. Si tratta di prodotti che rivisitano criticamente la descrizione dei conflitti in termini di avventura eccitante ed eroica, e soprattutto evidenziano il risvolto etico di tali problematiche.

Da qui la grande importanza che il videogioco può rivestire in sede pedagogica: «La natura del bene e del male, i criteri della valuta­zione morale, lo sviluppo dell’empatia, i valori della tolleranza e del rispetto dell’altro sono tutte questioni di grande impatto e di grande importanza nell’ambito dell’educazione morale: che il videogioco contribuisca a porli ne fa uno straordinario laboratorio etico».

Tutto ciò pone sfide complesse, ma anche irrinunciabili in sede pastorale.

***

THE CULTURAL CHALLENGE POSED BY VIDEO GAMES

The topic of game playing, in both a serious and fun sense, as help or distraction, has been widely debated over time, and certainly well before the appearance of video games. The advent of video games, however, has rendered the question more complex and varied. This article shows the two possible sides of the problem: how the degree of attractiveness of video games can be negative, and is how the basis of the mechanisms that can lead to pathological dependence. But, it is the very power of this attraction that can at the same time make it an effective channel of education, socialization and transmission of values at an ethical and religious level. In addition, they are able to unify competences, involvement and motivation. Combined, these aspects pose complex challenges, but are also indispensable in pastoral care.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


Acquista il quaderno Abbonati Sfoglia il quaderno
La sfida culturale dei videogiochi

Giovanni Cucci

Scrittore de La Civiltà Cattolica.


4 Maggio 2019

Quaderno 4053

  • pag. 233 - 246
  • Anno 2019
  • Volume II

Commenta e condividi
Stampa l'articolo

Si parla di:

Educazione Gioco Videogiochi

Dallo stesso Quaderno

Dictionary definition of the word terrorism (iStock/Devonyu)

Religioni e violenza

ABSTRACT – Gli attacchi dell’11 settembre 2001 hanno contribuito ad associare fortemente, nella mente di molti nostri contemporanei in tutto...

2 Maggio 2019 Leggi
A man carrying heavy burden of debt (iStock/SIphotography)

Il debito pubblico italiano

ABSTRACT – Nel 2018 il debito pubblico italiano ha raggiunto il massimo di sempre: il 132,2% del Prodotto interno lordo...

2 Maggio 2019 Leggi
La Social Enterprise Academy di BongoHive (Zambia)

Imprenditorialità e creazione di lavoro tra i giovani in Africa

ABSTRACT – Come nel resto del mondo, anche in Africa, i governi, nonostante le rituali promesse elettorali, faticano mol­to a...

2 Maggio 2019 Leggi

«Veritatis gaudium» e rinnovamento degli studi ecclesiastici

In continuità con lo spirito del Vaticano II, la Costituzione apostolica Veritatis gaudium (VG) – promulgata da papa Francesco l’8...

2 Maggio 2019 Leggi
Leonardo da Vinci (iStock/Myper)

Leonardo da Vinci, un uomo «universale»

ABSTRACT – A 500 anni dalla scomparsa di Leonardo da Vinci (2 maggio 1519), molti sono ancora i misteri da...

2 Maggio 2019 Leggi

«E tornerem a baita»

ABSTRACT – Una naturale complessità ab­braccia tutta l’opera E tornerem a baita, un libro-cd di Erica Boschie­ro, cantautrice e cantastorie...

2 Maggio 2019 Leggi

Rassegna bibliografica 4053

Nel numero 4053 di Civiltà Cattolica abbiamo recensito: 1)  Francesco Occhetta, “Ricostruiamo la politica. Orientarsi nel tempo dei populismi”; 2) Luigi Sandri, “Il...

2 Maggio 2019 Leggi

ABBONATI

Dal 1850, la rivista internazionale dei gesuiti. Scegli l’abbonamento che preferisci: carta + digitale o solo digitale.

Scopri di più

Beatus Populus Cuius Dominus Deus Eius

La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs 70/2017 (ex L. 250/90). Importo lordo erogato per l’anno 2022: € 287.619,29

  • Attualità
  • Cultura e società
  • Scienza e tecnologia
  • Chiesa e spiritualità
  • Eventi
  • Pontificato
  • Chi siamo
  • Le edizioni internazionali
  • Abbonati
  • Dona
  • Biblioteca
  • Shop
  • Ricerca
  • Newsletter
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Termini e Condizioni
  • Condizioni di vendita
  • Pubblicità
  • Contatti
  • FAQ
  • Accedi
Icona del Livello A di conformità alle linee guida 1.0 del W3C-WAI riguardanti l'accessibilità dei contenuti del Web

© LA CIVILTÀ CATTOLICA 2025 | Partita iva 00946771003 | Iscrizione R.O.C. 6608

I diritti delle immagini e dei testi sono riservati. È espressamente vietata la loro riproduzione con qualsiasi mezzo e l'adattamento totale o parziale.