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Come ogni atto umano, anche il perdono richiede un «allenamento», pratico e mentale, perché possa divenire sempre più possibile ed efficace. Più che un gesto, esso è un percorso, un cammino, che coinvolge il tempo nelle sue modalità dinamiche: a partire dal presente, lavora sul passato, per aprirsi al futuro. In quanto atto anche psicologico, il perdono può essere favorito o ostacolato da alcuni elementi basilari, di cui si deve tener conto. Nel presente contributo se ne analizzano alcuni, in negativo come in positivo: la ruminazione interiore e il risentimento, l’empatia e la gratitudine. Averne consapevolezza costituisce non di rado un passo fondamentale per consentire al perdono di prendere dimora nel proprio cuore.