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Dopo aver affrontato il tema della colpa e del peccato, intendiamo ora occuparci, secondo le medesime modalità di un approccio soprattutto filosofico e psicologico, del tema a essi speculare — e altrettanto importante — del perdono. La necessità di questo approccio diversificato è data proprio dalla delicatezza della problematica che, come le precedenti, rischia di essere fraintesa o inflazionata, così da venire ridotta alla fine a qualcosa di superfluo. Il perdono viene spesso considerato negativamente, ma ciò che si rifiuta è per lo più una sua pallida caricatura. Chi lo ha praticato — nelle modalità che l’articolo cerca di mostrare — ne ha invece sperimentato la potenza a livello individuale, relazionale, sociale e politico. Perdonare è in definitiva un esercizio di realtà, che può far bene all’altro, ma soprattutto a se stessi.