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ABSTRACT – Il prossimo 6 settembre il popolo colombiano accoglierà papa Francesco, in un viaggio nel Paese latinoamericano che durerà fino al 10 del mese. Nel corso di quelle giornate il Pontefice avrà occasione di visitare quattro delle principali città del Paese: Bogotá, Villavicencio, Medellín e Cartagena.
Si tratta della terza visita apostolica di un Papa in Colombia, dopo quella di Paolo VI nel 1968 e di Giovanni Paolo II nel 1986, i cui gesti di incoraggiamento, di profonda vicinanza e di misericordia sono rimasti scolpiti nella memoria del popolo colombiano. Quale sarà il panorama politico, sociale e religioso che il Papa troverà questa volta al suo arrivo?
Per l’opinione pubblica nazionale e internazionale, l’avvenimento che ha caratterizzato l’agenda politica di questi ultimi anni in Colombia è stato il lungo processo di pace con le Farc. Sebbene l’idea di una netta contrapposizione sociale e politica nella nazione – esasperata dai risultati del referendum dello scorso 2 ottobre 2016 – appaia un’immagine ricorrente nei mezzi di comunicazione, uno sguardo meno riduttivo induce a pensare che la realtà si dimostra molto più complessa e in evoluzione.
Il mondo della politica colombiana sta finalmente riconoscendo le proprie responsabilità per la situazione attuale. Ci si rende conto di come i politici abbiano spesso strumentalizzato il conflitto armato a fini meramente elettorali, dimenticandosi dei problemi strutturali del Paese.
Si tratta quindi di un contesto che sta mutando, in cui la Chiesa colombiana – alla luce dell’accordo con le Farc, dei negoziati di pace con l’Eln, della ricomposizione politica del Paese e delle manifestazioni sociali in favore della dignità umana e del bene comune – ha un’opportunità per essere al tempo stesso profetica, pastorale e maestra.
Una Chiesa profetica, che alzi sempre la voce a favore delle vittime, in difesa della dignità umana. Una Chiesa pastorale, che resti al fianco del suo popolo, cammini con esso, ne abbia compassione, lo consoli, lo incoraggi. Un popolo, che include anche i violenti – per la maggior parte battezzati – che hanno deposto le armi. Infine, una Chiesa maestra, capace di guidare e di mostrare una luce nel travagliato cammino che il popolo colombiano ha vissuto negli ultimi decenni. Maestra di riconciliazione, di unità e di pace. E non soltanto a partire da insegnamenti astratti o da esortazioni teoriche, ma sul campo, in mezzo alla gente, nelle periferie geografiche, sociali, culturali e intellettuali della Colombia di oggi.
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COLOMBIA ON THE EVE OF POPE FRANCESCO’S VISIT
On September 6, the Colombian people will welcome Pope Francis on a four day trip to the Latin American country. It is the third Apostolic Visit of a Pope to Colombia after that of Paul VI in 1968 and of John Paul II in 1986. What will be the political, social and religious landscape that the Pope will find upon his arrival? This is an evolving context in which the Colombian Church – in the light of the agreement with FARC, peace negotiations with the ELN, the political re-constitution of the country, and social demonstrations in favor of human dignity and the common good – has an opportunity to be both prophetic, pastoral and that of a guide at the same time.