Il Kazakistan è un mosaico di più di 140 etnie che professano circa trenta diverse religioni, con quasi 200.000 cattolici. Ha dichiarato la sua indipendenza dall’Urss il 16 dicembre 1991. Ma il potere è rimasto legato a Nursultan Nazarbayev (73 anni), ex-segretario del Partito comunista kazako, presidente sempre riconfermato, in attesa del voto del 2016. Il Paese è cresciuto economicamente e diplomaticamente, ma non allo stesso ritmo sul fronte dell’equità distributiva e dei diritti democratici. Attualmente il Kazakistan è lo Stato più stabile e prospero dell’Asia Centrale, che è una regione in metamorfosi per lo svilupparsi del progetto della Nuova Via della Seta. Tuttavia il Paese teme l’instabilità che potrebbe generarsi dal ritiro delle truppe statunitensi e della Nato dall’Afghanistan a fine 2014 e, nel medio-lungo termine, dall’espansione economica della Cina e da una non ben preparata successione alla guida dello Stato kazako.
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KAZAKISTAN: TRA STABILITÀ E CAMBIAMENTO
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