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  4. Israele dopo Netanyahu
Attualità

Israele dopo Netanyahu

David Neuhaus

6 Novembre 2021

Quaderno 4113

Foto: Avi Ohayon / Government Press Office (Israel)

Le elezioni di marzo 2021 in Israele hanno fatto sì che il Likud, guidato dal primo ministro in carica Benjamin Netanyahu, mantenesse la sua posizione di partito più importante, con 30 seggi su 120 nel Parlamento israeliano. Un fatto scontato. Tanto maggiore, quindi, è stata la successiva sorpresa: Netanyahu non è stato in grado di formare un governo. E a guidare l’opposizione al suo ritorno al potere c’erano i suoi più stretti alleati ideologici.

Tre mesi dopo, in giugno, Yair Lapid, capo del partito Yesh Atid, a suo tempo alleato di Netanyahu, ha annunciato di essere riuscito a formare un governo. Non meno sorprendente è stata la decisione che lo stesso Lapid avrebbe ricoperto la carica di ministro degli Esteri, cedendo il primo periodo di premierato a Naftali Bennett, capo del partito di destra Yamina, e instaurando così un’alternanza in base alla quale egli a sua volta avrebbe preso le redini dopo due anni. Il governo, che ha prestato giuramento il 13 giugno 2021, comprendeva una serie di partiti, che andavano dalla destra alla sinistra nello spettro politico, incluso un partito arabo di radici islamiche. Questi improbabili alleati avevano raggiunto un accordo di coalizione tale da consentire la formazione di un nuovo governo, fondandosi principalmente sulla loro comune opposizione a Netanyahu. Pochi credevano che questo governo sarebbe durato, perché i contrasti di fondo tra i partiti erano evidenti a tutti.

Israele ha davvero cambiato direzione dopo 12 anni di governo di Netanyahu? Non c’è dubbio che questi, primo ministro per complessivi 15 anni (lo era stato anche dal 1996 al 1999), il più longevo in questa carica dalla costituzione dello Stato di Israele, abbia lasciato un segno indelebile nel Paese. Che cosa è cambiato nell’epoca post-Netanyahu, e che cosa è rimasto uguale?

***

ISRAEL AFTER NETANYAHU

Benjamin Netanyahu was prime minister of Israel for a total of 15 years, the longest-serving prime minister since the establishment of the State of Israel, and has left an indelible mark on the country. After the new government was sworn in on June 13, 2021, what are the prospects for a post-Netanyahu era? This article seeks to show what has changed and what has remained the same in a country now ruled by a coalition of parties that spans almost the entire political spectrum and is based solely on their shared opposition to Netanyahu.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


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Israele dopo Netanyahu

David Neuhaus

Corrispondente da Israele per La Civiltà Cattolica e membro della comunità dei gesuiti della Terra Santa.


6 Novembre 2021

Quaderno 4113

  • pag. 275 - 285
  • Anno 2021
  • Volume IV

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