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Il contesto dell’articolo. Angelo Branduardi ha pubblicato un nuovo album intitolato Il cammino dell’anima, ispirato al pensiero e ai testi della mistica Hildegard von Bingen.
Perché l’articolo è importante?
L’articolo, innanzi tutto ricorda la peculiarità della ricerca che accompagna tutto il percorso artistico di Branduardi e la sua particolare sensibilità nei confronti della Sacra Scrittura. A questa attenzione si possono ricondurre la sua partecipazione al film State buoni se potete, (1983), sulla vita di san Filippo Neri; e l’intima e appassionata riflessione musicale basata sulle cronache di san Francesco d’Assisi, contenuta nell’album L’infinitamente piccolo (2000).
Poi l’articolo si sofferma su questo ultimo lavoro. Il cammino dell’anima è un album profondo e complesso, che profuma di antico, ma si colloca nel mondo contemporaneo. Musicalmente, questo equilibrio tra passato e presente è reso dall’utilizzo di strumenti della tradizione antica e popolare – quali la viella, il traversiere, il kaval, le percussioni – e l’impiego dell’elettronica e degli strumenti propri della canzone moderna. L’opera di Branduardi rilegge l’Ordo virtutum, un’opera musicale di Hildegard von Bingen, tra le prime sacre rappresentazioni che mettono in scena drammaticamente le virtù celesti.
Quali sono le domande che l’articolo affronta?
- Perché e in che modo il pensiero di una mistica tedesca del Medioevo continua a essere attuale in una società volta sempre più all’immediatezza e alla frenesia?
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«IL CAMMINO DELL’ANIMA», BY ANGELO BRANDUARDI
Angelo Branduardi has released a new album entitled Il cammino dell’anima [The way of the soul], inspired by the thought and lyrics of the mystic Hildegard von Bingen. In a society that is increasingly focused on frenzied immediacy, the singer-songwriter shows how the German mystic’s thought continues to be relevant for the profound attention to choices, to the responsibility of life, to the beauty of poetry and music.