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Disabilità Sport

I giochi paralimpici

Giancarlo Pani

6 Novembre 2021

Quaderno 4113

(foto: Comitato Italiano Paralimpico)

Tre ragazze italiane hanno conquistato a Tokyo l’attenzione del mondo nei 100 metri piani: correvano con una protesi agli arti inferiori e hanno stabilito un record. Su quella stessa pista un mese prima aveva conseguito a sorpresa l’oro Marcell Jacobs, infrangendo la barriera dei 10 secondi sui 100 metri in 9”80, il primo italiano dopo il mitico giamaicano Usain Bolt, che aveva corso in 9”58. La prima, Ambra Sabatini, 19 anni, è stata una rivelazione dei Giochi paralimpici di Tokyo: taglia il traguardo dei 100 metri in 14”11, vincendo l’oro con record mondiale, nonostante la pioggia. La seguono immediatamente Martina e Monica: le tre azzurre, sventolando il tricolore, sono salite insieme sul podio olimpico. È stata una «tripletta storica». Diversi giornali hanno pubblicato, a tutta pagina, la foto con i loro sorrisi di gioia per questa conquista davvero memorabile.

Ma la vittoria era anche un’altra: segnava in modo clamoroso lo «scacco matto» ai pregiudizi. I Giochi hanno dimostrato, ancora una volta se ce ne fosse stato bisogno, che si può correre senza una gamba, nuotare senza le braccia, pedalare senza le gambe, saltare senza gli arti, giocare al tennis da tavolo senza le mani, fare scherma senza mani e piedi…

«In Italia – scrive Ambra, il giorno dopo la conquista dell’oro –, le barriere architettoniche sono tante, ma ancor di più quelle mentali: se cominciassimo ad abbattere queste ultime, sarebbe tutto molto più semplice. Per me che vado in giro con la protesi non ci sono grossi problemi. Certo, se fosse tutto a misura di persona con disabilità come al villaggio paralimpico, sarebbe un sogno. Altro che marciapiedi stretti, poche rampe, bagni non accessibili, per non parlare poi di quelli che parcheggiano nei posti per disabili».

Il 22 settembre la campionessa ha avuto un incontro con papa Francesco…

***

THE PARALYMPIC GAMES

The Tokyo Paralympic Games had an exceptional resonance: they were the “decisive winning blow” against prejudice. The participants ran without a leg, swam without arms, fenced without hands and feet, threw a weight while being blind… The revelation from the games was Ambra Sabatini and two Italian girls with prostheses who made it onto the podium, with a world record in the 100 meters. Bebe Vio confirmed her excellence with a gold in the foil.  Zheng Tao, the “fish man” because he has no arms, won four golds in swimming. Jessica Long, who lost her legs when still a child, distinguished herself with her 26th medal in swimming. Every medal has its own story and drama. The Italian team won 69 medals, and their efforts were greeted with congratulations from President Mattarella and Prime Minister Draghi. The Games showed that a country is civilized if a disabled person can fulfill themselves.

Non è disponibile la versione digitale di questo articolo, è possibile leggerlo solo nella versione cartacea o e-book


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I giochi paralimpici

Giancarlo Pani

Scrittore emerito de La Civiltà Cattolica.


6 Novembre 2021

Quaderno 4113

  • pag. 248 - 257
  • Anno 2021
  • Volume IV

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