
Tutto ebbe inizio nel novembre del 2001. A quell’epoca Jim O’Neill della banca d’affari Goldman Sachs pubblicò uno scritto dal titolo «Building Better Global Economic BRICs»[1], nel quale prevedeva un aumento di influenza sul Pil globale degli Stati dell’allora Bric (acronimo di Brasile, Russia, India e Cina), e soprattutto della Cina, sottolineando quindi la necessità di una riorganizzazione globale dell’economia e della politica. O’Neill aggiungeva anche che entro il 2031 gli Stati Bric avrebbero raggiunto, o addirittura superato, la produzione economica degli Stati del G7. In realtà, stando alle stime del Fondo monetario internazionale (Fmi), sembra che già nel 2023 il Pil dei Bric, espresso in dollari, con il 32,1% del Pil globale supererà quello del G7 (29,9%)[2].
Il primo vertice degli Stati Bric si tenne nella città russa di Ekaterinburg nel giugno del 2009. Nel 2010, il gruppo si allargò con l’ingresso del Sudafrica, dando così origine ai Brics. Il grande ampliamento successivo si è verificato nel corso del recente vertice del 22-24 agosto 2023 in Sudafrica. Anche se l’evento era già da tempo nell’aria, ed era attesa la decisione dell’ingresso di nuovi Paesi nell’organizzazione, la scelta del vertice Brics in Sudafrica di invitare ad aderire
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