In Nord Africa sono entrati in scena i partiti islamisti, affermatisi alle recenti elezioni parlamentari in Tunisia, Marocco, Egitto. Dopo le manifestazioni marocchine del 20 febbraio 2011, da cui è nato il Movimento omonimo ancora in azione, il re Mohammed VI ha fatto redigere una nuova Costituzione, ratificata il 1° luglio da un referendum popolare. Alle elezioni anticipate del 25 novembre, il successo è andato al partito islamista di opposizione, ma filomonarchico, Giustizia e Sviluppo, il cui leader Abdelilah Benkirane è diventato il premier di un Governo di coalizione con altri tre partiti laici. Al nuovo Esecutivo compete l’attuazione della riforma costituzionale e la lotta alla disoccupazione, alle varie forme di discriminazione e alla corruzione. Resta inoltre aperto il problema dell’indipendentismo del popolo del Sahara Occidentale.
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GLI ESITI DELLA «PRIMAVERA MAROCCHINA»
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