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Oltre 1,2 milioni di firme sono state depositate in Cassazione lo scorso 8 ottobre per chiedere il referendum sull’eutanasia legale. Di queste quasi 400.000 sono state effettuate online. Il referendum intende abrogare parzialmente la norma del codice penale che impedisce l’introduzione dell’eutanasia legale in Italia.
Se il referendum venisse approvato, l’eutanasia attiva sarebbe consentita nelle forme previste dalla legge sul consenso informato e il testamento biologico, in presenza di alcuni requisiti. Resterà punita se il fatto è commesso contro una persona incapace di intendere e di volere o contro una persona il cui consenso sia stato estorto con violenza, minaccia o contro un minore di 18 anni.
L’ordinamento attuale vieta l’eutanasia attiva sia nella versione diretta, in cui il medico somministra il farmaco letale alla persona che ne faccia richiesta (articolo 579 del codice penale), sia nella versione indiretta, in cui un soggetto prepara il farmaco letale, che viene assunto in modo autonomo dalla persona (articolo 580).
Forme di eutanasia passiva praticata in forma omissiva, cioè astenendosi dall’intervenire per mantenere in vita il paziente malato, sono già considerate penalmente lecite, soprattutto quando l’interruzione delle cure ha come scopo quello di evitare l’«accanimento terapeutico».
Il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Conferenza episcopale italiana – l’8 ottobre scorso, durante il XXVII Congresso nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani –, inserendosi nell’«inquieto dibattito pubblico» in corso, ha affermato che «suscita una grave inquietudine la prospettiva di un referendum per depenalizzare l’omicidio del consenziente». E soprattutto oggi, davanti ai medici, «è necessario ribadire che non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma il prevalere di una concezione antropologica e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali».
Ricordiamo che in Olanda nel 2020 le segnalazioni di morti per eutanasia sono state…
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EUTHANASIA; THE OTHER WAVE SWEEPING EUROPE
Many European countries have now approved laws permitting euthanasia. The trend could spread to other nations in Europe and around the world. This article examines various political, economic, social and cultural changes that have led to the passing of such laws. These dynamics did not seem to have had much influence at first, but then, by moving away from the common good and truth, they contributed to the establishment of the “throwaway culture” in the Old World.