
Il 2020 è stato dominato dalla pandemia globale causata dal coronavirus chiamato «Covid-19», con l’incredibile costo in vite umane e le molteplici conseguenze a livello economico, sociale e spirituale. Per coloro che si occupano di ricerca genetica, e in particolare nell’ambito delle tecniche di modificazione genetica (editing genomico), il 2020 sarà ricordato a motivo del riconoscimento internazionale di prestigio – il premio Nobel – e per gli iniziali successi clinici della tecnica di modificazione del genoma chiamata «Crispr-Cas9». Nel commentare questi traguardi, alcune considerazioni etiche integrano la riflessione. In dialogo con ricercatori e «con tutte le persone di buona volontà», come ci invita a fare papa Francesco, ci possiamo domandare come occorra discutere eticamente su tali sviluppi.
Ricerca genetica tra progressi e difficoltà
La ricerca genetica è in espansione, grazie al completamento, nel 2003, del progetto di ricerca internazionale riguardante il genoma umano, che ha reso possibile ottenere la sequenza del Dna e identificare e mappare i geni del genoma umano. Questo sviluppo della genetica è promettente, sia a livello di ricerca sia a quello di applicazione nella prevenzione e nella clinica, consentendo di sviluppare test e facilitando screening genetici. Ricercatori, operatori sanitari e cittadini si aspettano nuove terapie per trattare e possibilmente curare molte malattie genetiche. La medicina, tuttavia, almeno per il momento, ha conseguito limitati successi in questo campo.
Per correggere mutazioni genetiche che causano sindromi e malattie, ci si attendeva di poter riuscire a introdurre nelle cellule le correzioni necessarie, servendosi di virus dopo averli inattivati: per esempio, i comuni virus che causano il raffreddore o l’influenza (chiamati rispettivamente rhinovirus e adenovirus) o i retrovirus (come il virus dell’immunodeficienza umana, Hiv, che causa l’Aids).
Pur avendo ottenuto risultati positivi in laboratorio…
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CORRECTING THE GENOME WITH CRISPR: ETHICAL CHALLENGES
This article considers the CRISPR technique, which is among the recent advances in genetics, and appears to be capable of modifying human genetic information with precision (genomic editing.) Its inventors were awarded the Nobel Prize for Chemistry in 2020. While scientists study how to improve this technique, seeking to avoid any application that is morally problematic, ethical reflection points to the distinction between therapies and enhancement, as well as between interventions that cure adult human cells and those that aim to modify gametes and embryos. Further ethical reflection shows how CRISPR can influence integral human development and the common good, while protecting the weakest among us and the environment.