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La 21a edizione del Rapporto annuale del Centro Astalli, il servizio dei gesuiti per i rifugiati in Italia, restituisce una fotografia aggiornata di quanto accaduto nel nostro Paese nel 2021 nell’ambito delle migrazioni forzate.
La presentazione di quest’anno ha avuto luogo in un clima particolare: quello della guerra in Ucraina, di cui il Rapporto non tratta direttamente. Ciò potrebbe far sembrare che esso sia in ritardo con la storia.
In realtà, se non si tiene presente e non si cerca di comprendere il recente passato in tema di migrazioni forzate, si rischia di vedere la fuga di milioni di persone nel mondo come una serie di emergenze a sé stanti – che coinvolgono di volta in volta diverse parti del Pianeta e diverse popolazioni – e non, invece, come conseguenza di un mondo interconnesso, dove si sta consumando «una guerra mondiale a pezzi».
Quanto viviamo in questi giorni ha radici lontane, in una visione del mondo spesso non fraterna e solidale, che interpella la coscienza di ciascuno di noi.
Il Messaggio per la VI Giornata della pace (1973) di Paolo VI descrive bene una continuità nella costruzione della pace, che rimanda alla responsabilità di tutti: «Occorre avere il coraggio della pace. Un coraggio di altissima qualità: quello non della forza bruta, ma quello dell’amore: ogni uomo è mio fratello, non vi può essere pace senza una nuova giustizia».
I quattro pilastri della convivenza
Una domanda dovrebbe allora scuoterci: «Abbiamo avuto questo coraggio nel 2021 e negli anni precedenti?». La pace si costruisce ogni giorno su quei quattro pilastri della convivenza che Giovanni XXIII ha messo in risalto nella Pacem in terris: verità, giustizia, amore e libertà.
Il primo: la verità, che riconosce la dignità di ogni essere umano. Dov’era il nostro coraggio quando abbiamo lasciato nei centri di detenzione in Libia migliaia di persone migranti, o quando le abbiamo abbandonate in mare, o lungo la rotta balcanica, o ancora, quando le abbiamo lasciate sul confine tra la Polonia e la Bielorussia?…
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WITH REFUGEES TO BUILD PEACE
The 21st edition of the Centro Astalli’s Annual Report, which is the Jesuit Refugee Service, offers an up-to-date description of what has happened in the field of forced migration in Italy at a time when the issue of people displaced by war has become highly topical due to the conflict in Ukraine. Perhaps we have not had the courage to build a peace based on truth, justice, love and freedom in our daily coexistence with migrants. We need to cultivate the idea of global citizenship and solidarity, human rules of coexistence that include and not exclude the most fragile. This is the future that young people in particular are asking us for.