Vent’anni dopo la fine della «guerra fredda» e il tramonto del socialismo reale, sembra necessario distinguere il pensiero filosofico di Marx dall’ideologia politica che ne è derivata. La sua relazione con Engels ha fatto di Marx il critico del capitalismo e il teorico del socialismo. Ma i suoi scritti giovanili di economia politica mettono in luce la sua riflessione filosofica originaria, anteriore all’applicazione alla rivoluzione proletaria. Se l’immagine di Marx rivoluzionario è tramontata, oggi si riconosce ancora valida una parte del suo pensiero filosofico, in particolare il principio che i problemi economici devono essere collegati con quelli antropologici e sociali. D’altronde, anche la questione del plusvalore non ha perduto nulla della sua legittimità. L’Autore insegna Storia della filosofia contemporanea all’Università Gregoriana.
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CHE COSA RIMANE DI MARX DOPO LA CADUTA DEL MURO DI BERLINO

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