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Il libro presenta una riflessione teologica accurata, ben fondata e ben documentata, sulle questioni contemporanee riguardanti il matrimonio e le relazioni di coppia. Il percorso dell’A., docente di Teologia dogmatica alla Facoltà teologica cattolica dell’Università di Erfurt, si sviluppa all’interno dell’orizzonte magisteriale che va dalla Familiaris consortio di Giovanni Paolo II all’Amoris laetitia di papa Francesco, tenendo conto dei numerosi e stimolanti contributi dei due Sinodi dei vescovi sulla famiglia del 2014 e del 2015.
Una delle caratteristiche più rilevanti della riflessione di Knop è l’attenzione all’attuale sensibilità della società europea e alle questioni emerse negli ultimi anni riguardo ai percorsi affettivi delle coppie, che spesso fanno scelte di convivenza, di matrimonio civile e solo alla fine di matrimonio religioso. L’A. accosta con rispetto e comprensione anche le problematiche dei numerosi fallimenti coniugali, della collocazione ecclesiale dei divorziati risposati e della benedizione delle unioni omosessuali stabili.
Avendo come riferimento il magistero contemporaneo della Chiesa cattolica, Knop, nel secondo capitolo, presenta le diverse posizioni magisteriali delle altre confessioni cristiane – ortodossa, evangelica e vetero-cattolica –, offrendo la possibilità di conoscere nei dettagli il percorso da loro compiuto negli ultimi anni e di valutare gli elementi di convergenza su queste questioni teologiche e umane.
L’A. propone tre accessi alla comprensione delle relazioni di coppia: accessi che in realtà percorrono come linee strutturali l’intero libro. Il primo è la comprensione storico-sociale del matrimonio e della famiglia configuratasi in Europa negli ultimi decenni, in cui «la sovranità sulla definizione delle forme di coppia che possono essere riconosciute come matrimonio è di competenza della legislazione dei singoli Stati» (p. 12); infatti, la legislazione statale ha seguìto i cambiamenti sociali e ha portato a un maggiore allontanamento del diritto civile da quello ecclesiastico. Il secondo accesso è costituito dal ruolo di mediazione che la teologia svolge tra gli insegnamenti del magistero e la vita dei fedeli: «Un compito della teologia accademica è quello di gettare ponti ermeneutici e contribuire al tempo stesso a un solido aggiornamento della dottrina cattolica» (p. 23). Infine, il terzo accesso al tema è l’Esortazione postsinodale di papa Francesco Amoris laetitia, in cui, secondo l’A., è stato raggiunto un «equilibrio esemplare [tra] consultazione e decisione, sinodalità di tutta la Chiesa e responsabilità del Papa, sano decentramento e promozione dell’unità della Chiesa» (p. 31).
Nei 12 capitoli del libro, tra i vari argomenti, risultano ben illustrati teologicamente la sacramentalità del matrimonio, con i suoi aspetti di unicità e indissolubilità, fondati sulla dedizione irrevocabile di Dio all’essere umano e sulla grazia, e il principio della gradualità nell’accompagnamento delle coppie in situazioni complesse. L’illustrazione dettagliata di questo principio porta a cogliere due importanti cambiamenti di paradigma proposti dal magistero contemporaneo: il passaggio dalla semplice applicazione delle norme giuridiche all’ascolto della vita reale delle persone, e il giudizio sulla dinamica di crescita della coppia affidato infine alla coscienza formata dei fedeli. Al riguardo, Knop conclude lucidamente: «Francesco utilizza le categorie della gradualità in contesti fenomenologici, per comprendere e descrivere processi biografici, ma anche per orientare in modo costruttivo il loro accompagnamento pastorale e pedagogico» (p. 288).
Il principio di gradualità, ricorda l’A., non è affatto nuovo, perché era già presente nell’ecclesiologia del Vaticano II, nell’ecumenismo e nel dialogo con le grandi religioni, dove si considerava in prospettiva di crescita cristiana ciò che in esse è vero e santo. Ora, come pure nella teologia morale postconciliare, tale principio viene applicato alle situazioni complesse delle coppie, rilevando i loro valori e gli elementi positivi già presenti, da far crescere con un accompagnamento attento, rispettoso e spirituale.