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Questi tre poderosi volumi costituiscono gli Atti del Congresso teologico internazionale, organizzato con grande impegno dalla Congregazione passionista in occasione del terzo centenario della sua fondazione da parte di san Paolo della Croce nel 1720. Oltre che nella predicazione e nella pastorale, i passionisti sono impegnati a promuovere lo studio e la ricerca sul mistero della Croce a livello scientifico, in ascolto delle istanze del mondo contemporaneo. Perciò avevano già organizzato tre Congressi internazionali presso l’Antonianum (1975, 1984, 1995). In seguito all’istituzione della Cattedra Gloria Crucis presso la Pontificia Università Lateranense (2003), il nuovo Congresso si è svolto presso tale Università, dal 21 al 24 settembre 2021, nonostante i problemi posti dalla pandemia, grazie alla determinazione del Superiore generale, p. Joachim Rego, del presidente del giubileo del centenario, p. Ciro Benedettini, e del direttore del Congresso, p. Fernando Taccone.
Gli Atti, per un totale di oltre 1.000 pagine, offrono una collezione imponente di 22 relazioni (raccolte nel I volume, disponibile sia in italiano, sia in inglese, francese, spagnolo e portoghese) e 48 comunicazioni (presentate nelle sezioni linguistiche pomeridiane e disponibili nelle lingue originali nel II e III volume). Oltre a ciò, vi sono i numerosi autorevoli interventi introduttivi, le sintesi delle tavole rotonde, testi e informazioni sulle manifestazioni religiose e culturali connesse al Congresso. È impossibile rendere conto adeguatamente di tanta ricchezza. Si spazia dalla Scrittura alla teologia, alla storia, alla spiritualità, alla pastorale… I temi attorno ai quali sono raccolti i testi riguardano tutti «la Sapienza della Croce», ma la mettono in rapporto via via con le sfide delle culture, la promozione dell’umanesimo e del dialogo interreligioso, i nuovi scenari dell’evangelizzazione, il carisma di san Paolo della Croce per il presente e il futuro del mondo.
Il riferimento ai problemi religiosi e pastorali del nostro tempo appare chiaramente nelle numerose comunicazioni, così raccolte tematicamente: La Sapienza della Croce come fattore di provocazione e sfida negli odierni areopaghi culturali; Il mistero della sofferenza: ostacolo o via per la ricerca della sapienza nelle religioni?; La Chiesa «in uscita» tra nuove sfide ed emergenze cruciali: famiglia e giovani, umanesimo e post-modernità, cultura digitale, periferie esistenziali, ecologia integrale.
Oltre alle relazioni fondamentali di carattere biblico, teologico e spirituale, in questa grande miniera si trovano tanti contributi preziosi. Solo per fare qualche esempio, ci sono i profili di alcune grandi personalità spirituali, come Giustino, Paolo della Croce, Giovanni della Croce, John Newman, Simone Weil, santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein). Acute sono le considerazioni sulla solitudine nel mondo digitale iperconnesso…
Molti testi sono di grande ampiezza e profondità, di elevata competenza specialistica. I passionisti hanno chiamato a partecipare al Congresso un numero notevole di loro studiosi o esperti di pastorale, ma fra gli autori troviamo anche diversi docenti dell’Università Lateranense, di altre Università romane e di diversi Paesi del mondo e differenti aree culturali, sacerdoti e laici, religiosi e religiose di varie Congregazioni: il respiro è largo, universale.
Stat Crux dum volvitur orbis. La Sapienza della Croce rimane riferimento sicuro e stabile mentre il mondo gira e diviene sempre più «plurale», come dice il titolo del Congresso. Siamo grati ai passionisti di avere colto l’occasione del loro terzo centenario per offrire a tutti, secondo il loro carisma, un dono prezioso di dottrina, di spiritualità e di pastorale adatte ai nostri tempi.