L’incombente crisi demografica della Cina ha portato alla ribalta le visioni contrastanti nella società cinese odierna su ciò che dovrebbe essere una «famiglia». In pratica, la famiglia cinese è diventata nucleare: una coppia e il suo bambino formano il nucleo unitario attraverso il quale i membri della famiglia si danno un sostegno reciproco e si proteggono per quanto possibile dalle pressioni e dai condizionamenti esterni. Spesso, dopo la nascita del figlio, al nucleo familiare si uniscono i genitori di uno dei coniugi per aiutare la giovane coppia a prendersi cura del bambino, in modo che moglie e marito possano concentrarsi sul loro lavoro. In molti casi, i nonni tornano a casa quando il bambino ha cominciato a diventare autonomo.
Questo modello promuove la vicinanza e la protezione reciproca e favorisce la scelta – compiuta della maggior parte delle coppie – di investire tutto su uno o al massimo due figli. D’altra parte, gli alti costi legati all’istruzione e alle spese mediche hanno rafforzato questa decisione strategica anche dopo il 2016, anno in cui è stata decretata la fine della politica del figlio unico (alcuni comuni e province ora stanno lanciando progetti pilota per favorire le famiglie con due o più figli)
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