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La Costituzione è il cuore della società: così si può riassumere il contenuto di questo volume di Valerio Onida (1936-2022), che è stato presidente della Corte costituzionale e professore di Diritto costituzionale all’Università degli Studi di Milano.
All’inizio l’A. descrive l’imprescindibile valore presente nell’ordinamento italiano. La tutela della persona, vero contenuto di ogni norma, disegna l’architettura istituzionale della nazione. Uguaglianza e inderogabilità sono i princìpi guida per la costruzione della vita sociale.
Il carattere unitario del processo deliberativo è stato il punto di equilibrio fra esigenze e forze contrapposte. L’A. afferma che «la Costituzione italiana non nasce da una trattativa fra gruppi ristretti di potere, [ma] nasce sulla spinta di partiti di massa dotati di effettiva rappresentatività, in un contesto storico di crisi e di profondo rinnovamento, quale quello uscito dall’evento epocale della seconda guerra mondiale; in un clima culturale permeato dagli ideali del costituzionalismo occidentale» (p. 40).
Interessante è anche l’indagine che Onida dedica al linguaggio usato dai costituenti: parole specifiche che, a distanza di anni, sono ancora le migliori per descrivere i valori della Costituzione. L’A. fa notare che «la Costituzione parla innanzitutto il linguaggio della storia. Essa contiene e in qualche modo riassume i tratti di una secolare evoluzione, in cui si condensano principi divenuti patrimonio tendenzialmente universale e permanente» (p. 49).
Un paragrafo specifico è dedicato al mondo della giustizia costituzionale. Lo studio mette in risalto le speciali competenze della Corte: salvaguardia dei princìpi ed equilibrio fra poteri sono i parametri per bilanciare il mondo normativo con i delicati e rapidi mutamenti sociali.
Le considerazioni non si fermano al piano giuridico, ma trattano anche i temi della pace e della giustizia fra le nazioni: un traguardo da costruire quotidianamente e sempre in divenire.
Il volume è arricchito dalle riflessioni di Marta Cartabia, che è stata Presidente della Corte costituzionale e insegna Diritto costituzionale presso l’Università Bocconi di Milano. Nel capitolo «Una Costituzione capace di futuro», la Professoressa fa osservare che, «nel corso della storia della Repubblica, la Costituzione con i suoi ideali condivisi e di ampio respiro, ha saputo svolgere una indispensabile “funzione stabilizzante e unificante”, anche nei momenti di maggiore tensione» (p. 159). Inoltre, Cartabia sottolinea l’importanza di «una Costituzione che diviene parte del comune sentire di un popolo e che può contare su istituzioni di garanzia solide e indipendenti, che sappiano preservare ciò che è destinato a durare nel tempo, nel pieno rispetto degli spazi della politica, condotta con metodo democratico» (p. 192).