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P. Pino Di Luccio, professore di Nuovo Testamento presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, con il presente volume consegna al lettore un piccolo gioiello di esegesi, spiritualità e confronto con le tradizioni oranti del mondo ebraico e musulmano. L’idea di mettere insieme sette contributi, apparsi negli anni passati in riviste specializzate (quali Gregorianum, Estudios Eclesiásticos, Ecclesia Orans) e in diverse miscellanee pubblicate da Il pozzo di Giacobbe e GBPress, è nata dall’invito rivoltogli dal vescovo di Benevento, mons. Felice Accrocca, di tenere una serie di incontri mensili al clero sul «Padre Nostro» (PN).
La scansione dell’opera è molto semplice. Vengono dapprima presentate le tre petizioni della prima parte del PN: santificazione del nome del Padre, venuta del suo Regno e compimento della sua volontà. In un secondo momento si passa alle tre necessità dei fedeli: pane quotidiano, costruzione della pace e non cedere alla tentazione. Questi primi sei contributi mostrano come in realtà vi sia una forte interconnessione tra le singole petizioni, dato che esse si richiamano tra loro secondo linee armoniche che rimandano ai grandi motivi della preghiera ebraica precedente e coeva a Gesù di Nazaret.
Nell’esposizione delle varie richieste, il metodo utilizzato è quello contestuale, in cui ogni singola parola viene analizzata all’interno del più ampio mondo biblico, teologico, liturgico e storico del tempo. Il risultato è eccellente, specie riguardo al radicamento del PN all’interno della grande tradizione proto-rabbinica di fine Secondo Tempio, senza però che mai si rinunci alla specificità cristiana delle parole tramandate dal Signore ai suoi discepoli.
Nell’excursus finale, dedicato al tema dell’universalità della misericordia di Dio all’interno delle tre grandi religioni del libro, emerge la volontà di tracciare un quadro teologico in cui almeno i temi tipici degli oranti delle diverse fedi trovino un terreno comune. Così l’A. risponde anche all’invito rivolto agli studenti di teologia da papa Francesco – durante il suo intervento del 21 giugno 2019, nel corso del Convegno di Posillipo, a Napoli – ad attingere ai tesori delle tre grandi tradizioni religiose del Mediterraneo, per maturare una spiritualità dell’accoglienza in cui poter apprezzare la diversità e favorire la fratellanza tra persone appartenenti a tradizioni differenti.
Il PN riassume l’intero insegnamento di Gesù. Il regno di Dio – la cui venuta è il centro semantico dell’orazione del Signore – è il luogo a cui aspirano tutti i credenti, in special modo i «piccoli». Infatti, il PN è proprio la preghiera tipica dei «bambini piccoli», dove a farla da padrone non è l’infantilismo o l’anagrafe, ma una condizione interiore che accomuna chiunque si ponga in sincera ricerca del Nome di Dio, la cui volontà e santità sono il terreno eletto degli umili. In tal senso, anche Dio stesso si mostra soprattutto «Padre dei piccoli», di quanti cioè sono in grado di accoglierlo con semplicità e senza mai cedere alla tentazione di cadere nelle brame dell’inimicizia e del rifiuto di chi è differente.
Il volume si chiude con due appendici: un piccolo lessico di termini ebraici ed aramaici e una breve raccolta di alcune celebri preghiere ebraiche.
PINO DI LUCCIO
Il Padre dei piccoli e la pace del suo Regno.
Sette studi sul «Padre Nostro» con un lessico di termini ebraici
ed aramaici
Napoli, Editoriale Scientifica, 2021, 152, € 12,00.