Negli ultimi due anni l’ordine mondiale è stato sconvolto dalla pandemia dovuta al Covid-19, che ha generato nuove varianti sempre più aggressive, provocando in diversi Paesi – soprattutto dove i vaccini scarseggiano – milioni di morti, e dalla crisi climatica, che di anno in anno si fa più acuta e preoccupante, tanto da mobilitare non soltanto gli attivisti del settore, i cosiddetti «movimenti ecologisti», ma anche i politici e il mondo dell’economia e della produzione in genere. In particolare, la crisi causata dal Covid-19 ha determinato, nella primavera del 2020, il crollo del prezzo del petrolio, sulla cui rendita poggia ancora l’economia di alcuni importanti Paesi.
Secondo alcuni analisti, la combinazione tra la pandemia, la crisi ecologica per il riscaldamento globale e il conseguente crollo del prezzo degli idrocarburi (fino a -50%) ha portato alcuni Paesi arabi – in particolare, gli Emirati Arabi Uniti, il Bahrein, il Sudan e il Marocco –, tra l’estate e il dicembre 2020, a sottoscrivere i cosiddetti «Accordi di Abramo» con Israele, di cui la nostra rivista si è già occupata. Questi accordi, nonostante l’evidente riferimento biblico, in realtà hanno poco di religioso; però chiudono una frattura storica che si era venuta ad aprire in Medio Oriente nel 1948 con la creazione dello Stato di Israele e che ha tanto pesato – provocando conflitti, scontri sanguinosi e attentati terroristici – sulla politica mediorientale di questi ultimi 70 anni.
Tali accordi, che sono stati realizzati con la regia degli Stati Uniti di Donald Trump, e successivamente «benedetti» anche dal suo successore alla Casa Bianca, hanno subìto un’imprevista accelerazione quando i leader degli Stati produttori – in particolare, degli Emirati e dell’Arabia Saudita – hanno preso coscienza dell’obsolescenza della rendita petrolifera…
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THE MIDDLE EAST AMIDST THE PANDEMIC AND THE OIL CRISIS
Two very important events have occurred in the Middle East in recent years that are capable of modifying the political and strategic equilibrium of the region. The first is the so-called “Abrahamic Agreements” signed in 2020. These documents stipulated, under American direction and involving Israel and certain important Arab countries, the gradual, but determined American “disengagement” from the Middle East, which culminated at the beginning of September with the withdrawal from Afghanistan. These events will certainly orient Middle East policy in an unexpected and unpredictable way, and follow patterns and political-strategic alliances different from those practiced during the twentieth century.