RECENSIONE

ICONOGRAFIA DELLA BELLEZZA

Estetica tra Oriente e Occidente

Iconografia della bellezza

Pierino Montini

Quaderno 4076

pag. 207

Anno 2020

Volume II

18 Aprile 2020
Voiced by Amazon Polly

Il libro, scritto da p. Eugen Rachiteanu, francescano, direttore della rivista Città di Vita, ripercorre l’itinerario che caratterizza la storia e il significato delle icone a partire dall’Antico e dal Nuovo Testamento fino ai nostri giorni. Illustra il fondamento dogmatico e il principio teologico che, a partire dal II Concilio di Nicea (787 d.C.), hanno favorito la riconciliazione tra la Chiesa di Oriente e quella di Occidente e che contribuiscono ancora oggi ad affermare l’universalità della Chiesa di Cristo.

L’incarnazione di Cristo, Figlio del Padre, è la radice di ogni dis-incarnazione divina. Sull’Oreb Mosè si coprì il volto, perché aveva timore di guardare Dio (cfr Es 3,6), ma l’apostolo Paolo attesta ai Colossesi: «Egli [Cristo] è immagine del Dio invisibile» (Col 1,15). Del resto, Gesù era stato molto esplicito al riguardo: «Chi ha visto me, ha visto il Padre» (Gv 14,9).

Il volume si compone di tre capitoli, le cui tappe sono così puntualizzate: 1) ricerca del fondamento antropologico e cristologico dell’icona: è la parte in cui viene chiarita la nozione della sua natura, iniziando dall’immagine del Dio invisibile; 2) senso della controversia riguardante l’iconoclastia alla luce del contributo del Concilio di Nicea, e dottrina teologica comune sia all’Oriente sia all’Occidente; 3) contributo dell’icona nella catechesi a partire dai primi nove secoli fino al Concilio Vaticano II.

Interessante è il terzo capitolo, dedicato all’analisi di tre sante immagini dell’Ultima Cena, con rilievi anche estetici e teologici: l’Ultima Cena di Taddeo Gaddi, presente nel Cenacolo del Convento di Santa Croce a Firenze; l’Ultima Cena di Leonardo; e l’icona Ultima Cena del monastero greco-cattolico Santa Maria di Baia Mare, dipinta dal maestro Motfai Nicolae nel 1999, in occasione delle celebrazioni per i 10 anni dalla caduta del comunismo in Romania.

L’incarnazione rappresenta la rivelazione del volto del Padre agli uomini nel volto del Cristo; la celebrazione eucaristica è l’attuazione e l’attualizzazione, la condivisione del messaggio d’amore trinitario tra gli uomini.

Il mondo delle icone, come ogni singola icona, è una provocazione per l’uomo contemporaneo, perché dà accesso alle realtà di un mondo che si sfugge. È bene riflettere su questo fatto: ogni icona, o immagine sacra, è una pagina artistica delle Sacre Scritture e ha lo stesso valore di una pagina scritta di esse. In entrambi i casi protagonsta è, in modo chiaro e assoluto, la Divinità.

EUGEN RACHITEANU
Iconografia della bellezza. Estetica tra Oriente e Occidente
Firenze, Città di Vita, 2019, 262, € 18,00.

Acquista il Quaderno