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Il libro di Ludwig Monti Camminare nella luce della vita. Breviario biblico è una raccolta di brani biblici per ogni giorno dell’anno, tradotti dall’originale e commentati dall’autore allo scopo di aiutare il lettore a addentrarsi, «a piccole dosi quotidiane, dentro l’affascinante mondo biblico». La scelta del primo testo, per il primo giorno dell’anno, sono i primi versetti del libro della Genesi, con le parole del Signore all’inizio della creazione: «Sia la luce».
Nel commento, Monti propone di vivere il primo giorno dell’anno come un’alba, come un diradarsi delle tenebre mentre appare la luce del sole (cfr Qo 11,7). «Questa esperienza umanissima può bastare. Ma può anche essere via verso altro… Un altro, un oltre, ben radicati nella luce terrena» (p. 26).
Con il brano scelto per l’ultimo giorno dell’anno e l’invocazione dalla conclusione dell’Apocalisse, «Vieni, Signore Gesù», Monti invita a riprendere la lettura del Breviario con la meditazione della prima parola di Dio, «parola originaria, sigillo dell’in-principio». «L’Apocalisse, e con essa tutta la Bibbia, è un libro aperto. Mentre si chiude, si apre indefinitamente, suscitando l’attesa del Veniente. La sua promessa, che attende il compimento definitivo, dà forma al tempo: unisce il passato in cui è stata pronunciata al futuro in cui si realizzerà, facendo del presente il luogo del camminare alla luce di tale promessa» (p. 460).
Nel congedo, Monti propone un commento al testo di 2 Sam 7. Egli fa notare l’importanza che ha in questo testo biblico il duplice significato del termine ebraico bajit: «casa» e «famiglia». La promessa messianica dalla famiglia di Davide è originariamente collegata alla costruzione del tempio: «Ieri, oggi e sempre ogni casa costruita dagli umani per Dio non è il luogo in cui egli è contenuto, ma il sito predisposto in vista dell’incontro tra Dio e il suo popolo» (pp. 467 s).
Nel secondo libro, Gesù, Volto di Dio, Monti riprende e sviluppa questa tematica, presentando la messianicità di Gesù secondo il Vangelo di Marco, con rapide incursioni in Matteo e Luca, prima di un fugace approdo al prologo di Giovanni.
Di Gesù, il Messia, Volto di Dio, l’autore evidenzia in modo particolare la solidarietà con l’umanità: per esempio, nel racconto del battesimo («Il Padre si rallegra di Gesù, del suo essere pienamente solidale con l’umanità concreta, reale», p. 20); poi, nella prova del deserto, dove Gesù è tentato in tutto come noi (cfr Eb 4,15), fino alla passione «necessaria»: «Ora, Gesù ha più volte annunciato che la sua passione “era necessaria” (cfr 8,31 e par.; 9,31 e par.; 10,33-34 e par.). Lo era però di una “necessità” precisa, anzitutto umana, sulla quale avevano già meditato i sapienti di Israele: in un mondo ingiusto, il giusto può solo essere perseguitato e, se possibile, ucciso, come si legge nei primi due capitoli del libro della Sapienza» (p. 132).
Nella Postfazione, Monti sceglie di mettere in evidenza l’umanità di Gesù, Volto di Dio, con la «voce di tre maestri»: Moingt, Maggioni e Maggi. La prima voce, quella di Moingt, esplicita ciò che a Monti sta particolarmente a cuore, cioè le dimensioni universali dell’umanità di Gesù, che permettono di riconoscerlo come Salvatore sia da uomini e donne di tutte le confessioni, sia da uomini e donne privi di qualsiasi appartenenza. Essi sono infatti accolti da Gesù come fratelli, purché sappiano riconoscersi reciprocamente come fratelli.
La voce di Maggioni – forse quella che si sente di più in questo libro – mette in guardia dallo «sminuire l’umanità di Gesù, considerandola una sorta di involucro che contiene – e nasconde – la sua divinità» (p. 153).
La voce di Maggi, infine, è come un’eco di alcune parole scritte da Monti: «Gesù, quale Figlio dell’uomo, pienezza dell’umanità, e quale Figlio di Dio, manifestazione visibile di quel Dio che “nessuno ha mai visto” (Gv 1,18), nell’insegnamento e nella pratica si è mostrato come un Dio inedito e insolito, sconcertante e sorprendente […], un Dio completamente nuovo che, per essere compreso, esigeva un cambio di rotta nella vita del credente, una conversione che sarà la condizione previa per poterlo accogliere (cfr Mc 1,15), come il vino nuovo esige otri nuovi (cfr Mt 9,17)» (p. 165).
Questo vino viene offerto da Ludwig Monti in due belle coppe nuove: nel Breviario quotidiano e in Gesù, Volto di Dio.