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Chi segue La Civiltà Cattolica sa bene che padre Virgilio Fantuzzi, gesuita, ne è stato il critico cinematografico dal 1973 fino alla sua morte, avvenuta il 24 settembre 2019. Il numero dei suoi interventi è difficilmente calcolabile, ma sicuramente è più facile stabilirne la qualità. Piero Loredan, dopo gli studi universitari e alcune esperienze di lavoro, anche all’estero, è entrato nella Compagnia di Gesù nel 2016 e, da appassionato del cinema, ha contattato p. Fantuzzi, seguendolo anche negli ultimi mesi di vita. Da questa frequentazione è nato anche un articolo per La Civiltà Cattolica (2019 I 189-195), scritto a quattro mani e dedicato al film Widows – Eredità criminale del regista Steve McQueen.
Per iniziativa dei responsabili di Cinematografo Edizioni, che raccolgono le esperienze de La rivista del Cinematografo, Loredan ha scritto un denso e prezioso libretto che porta fino a noi il meglio dell’esperienza e degli scritti di p. Fantuzzi.
La pubblicazione si presenta suddivisa in tre parti: 1) la conoscenza con i maggiori registi italiani del primo dopoguerra fino a toccare anche alcuni delle più giovani generazioni, come quella di Mario Martone; 2) gli studi di cinematografia fatti in Francia e la realtà vissuta nella cerchia degli autori dei Cahiers du cinéma; 3) l’approccio degli ultimi anni con altri autori, come von Trier e McQueen, che anche chi conosceva bene p. Fantuzzi non si sarebbe mai aspettato.
Con registi come Rossellini e Fellini p. Fantuzzi, negli anni, aveva maturato una consuetudine diventata amicizia profonda, che non gli impediva di conservare intatta la sua esperienza di religioso e sacerdote, la preparazione culturale e l’onestà di critico. Al di là degli scritti veri e propri, egli manteneva un dialogo continuo con i registi, ai quali, come ha testimoniato anche Marco Bellocchio, faceva scoprire particolari insospettati nelle loro pellicole. Con Paolo Benvenuti, fino agli ultimi giorni, egli ha lavorato alla sceneggiatura di un film su Ignazio di Loyola, finora non realizzato. In questa sezione del libro, assieme alle considerazioni dell’A., troviamo uno scritto dedicato alla particolare sacralità professata da Pasolini e un’intervista a Roberto Rossellini sul suo ultimo film, Il Messia.
Solo ai più vicini e a chi lesse i suoi articoli sui registi francesi, p. Fantuzzi spiegò i termini della sua formazione all’arte del cinema grazie alle lezioni di André Bazin e alla consuetudine con gli autori della Nouvelle vague, François Truffaut e il più anziano Éric Rohmer in modo particolare. Qui gli articoli di p. Fantuzzi che vengono riprodotti sono «La lezione di André Bazin» e «Il gioco della coscienza e del caso», dedicato a Éric Rohmer.
Infine, l’interesse per Lars von Trier (Le onde del destino) e Steve McQueen (l’articolo citato all’inizio), che Loredan sceglie in rappresentanza di registi a noi più vicini. Tra questi annoveriamo Damiano Michieletto, che si occupa del teatro d’opera musicale, una delle altre grandi passioni di p. Fantuzzi, al quale ha dedicato ben tre articoli, l’ultimo scritto a quattro mani con l’estensore della presente recensione («“La dannazione di Faust” di Berlioz», in Civ. Catt. 2018 I 389-400).
Il volume è completato da un’essenziale bibliografia e dall’elenco dei film commentati. Chi ripercorrerà, almeno in parte, i tanti articoli su La Civiltà Cattolica e su altre riviste potrà utilmente fare ulteriori scoperte sulla particolare saggezza di p. Fantuzzi.