Papa Francesco, nella Bolla di indizione del prossimo Giubileo del 2025, ha ricordato il Cantico del poverello di Assisi, esortandoci «ad avere gli occhi semplici di san Francesco che nel suo Cantico delle creature, scritto proprio 800 anni fa,percepiva il creato come una grande famiglia e chiamava il sole “fratello” e la luna “sorella”»[1]. Già dallo scorso anno la Famiglia francescana, per la memoria del pio transito di san Francesco, ha istituito una celebrazione che abbraccia un cammino fino al 2026. Nel 2023 abbiamo celebrato l’anniversario dell’approvazione definitiva della Regola e del Presepe di Greccio[2]; quest’anno celebriamo il ricordo delle Stimmate e il Cantico di frate Sole; il 2026 sarà l'ottavo centenario della morte di san Francesco.
Nella letteratura italiana, il Cantico è il testo poetico più antico di cui si conosca l’autore, ed è insieme preghiera, poesia, canto di gioia: «È un improvviso bagliore che inaugura la letteratura italiana»[3], ma è anche un’«opera universale che più rispecchia la spiritualità francescana, e insieme messaggio d’amore e di pace, che mantiene da sempre la sua attualità»[4].
1«Altissimu, onnipotente, bon Signore,Tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedizione.
2A Te solo, Altissimo, se konfane,et nullu homo ène dignu Te mentovare.
3Laudato sie, mi’ Signore, cum tutte le Tue creature,spezialmente messor lo frate Sole,lo qual’è iorno, et allumini noi per lui.
4Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:de Te, Altissimo, porta significazione.
5Laudato si’, mi’ Signore, per sora Luna e le stelle:in celu l’ài formate clarite e preziose e belle.
6Laudato si’, mi’ Signore, per frate Ventoe per aere e nubilo e sereno e onne tempo,per lo quale a le Tue creature dài sustentamento.
7Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua,la quale è multo utile et humile e preziosa e casta.
8Laudato si’, mi’ Signore, per frate Focu,per lo quale ennallumini la nocte:et ello è bello e iocundo e robustoso e forte.
9Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre Terra,la quale ne sustenta e governa,et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
10Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo Tuo amoree sostengo infirmitate e tribulazione.
11Beati quelli ke ’l sosterrano in pace,ka da Te, Altissimo, sirano incoronati.
12Laudato si’, mi’ Signore, per sora
Contenuto riservato agli abbonati
Vuoi continuare a leggere questo contenuto?
Clicca quioppure
Acquista il quaderno cartaceoAbbonati
Per leggere questo contenuto devi essere abbonato a La Civiltà Cattolica. Scegli subito tra i nostri abbonamenti quello che fa al caso tuo.
Scegli l'abbonamento